Caso ginnastica, Malagò: “Nessuno può ergersi a giudice”

"Quando hai 14 milioni di tesserati è sempre difficile dare una risposta assolutista: io credo che lo sport italiano sia molto ben tutelato e protetto benché ci possano essere casi che non corrispondono ai migliori criteri di gestione di un'atleta".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giovanni Malagò

 “Quando hai 14 milioni di tesserati è sempre difficile dare una risposta assolutista: io credo che lo sport italiano sia molto ben tutelato e protetto benché ci possano essere casi che non corrispondono ai migliori criteri di gestione di un’atleta”. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di assegnazione della laurea honoris causa conferitagli dall’università Magna Graecia di Catanzaro, a proposito delle denunce di alcune ex atlete di ginnastica su presunti maltrattamenti.

“Credo che nessuno possa ergersi oggi a giudice – ha ribadito Malago’ – anche se i fatti andranno valutati con la massima attenzione”. “La ginnastica ha reagito con tutto quello che poteva mettere in campo. Certo – ha concluso il manager sportivo – la tematica del peso, quello che inerisce la filosofia del nutrizionismo e della dietologia, investe il 50 % delle discipline”.

LaPresse

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