Indossare i panni della vittima della magistratura per avere quella spinta in più in grado di fargli vincere le Regionali: è la strategia di Matteo Salvini. La commissione per le immunità il 20 gennaio è chiamata a decidere se dare il via o meno al processo per sequestro di persona aggravata dall’abuso d’ufficio in relazione al caso Gregoretti. Il gruppo dovrebbe esprimersi sul punto (la richiesta di giudizio avanzata dal tribunale dei ministri) appena una settimana prima dell’apertura delle urne in Emilia Romagna.
Oggi si è riunita per la prima volta e il presidente Maurizio Gasparri è stato netto: nella relazione ha proposto il no all’autorizzazione a procedere.
Salvini è accusato di aver fatto trascorrere i 131 migranti sulla nave 6 giorni impedendo loro di farli scendere.
Se sulla vicenda Diciotti i 5 Stelle, all’epoca alleati del leghista, avevano ‘protetto’ l’ex ministro degli Interni, ora, da avversari, diranno sì al processo. Anche Italia Viva, salvo ripensamenti, è per trascinare il leghista a giudizio. Al di là di come si esprimeranno, probabilmente, proprio per evitare di legale la situazione alle Regionali, grillini e renziani hanno chiesto il rinvio del voto motivandolo con la sospensione delle attività delle commissioni di Palazzo Madama prevista dalla Conferenza dei capigruppo dal 20 al 26 gennaio per via delle elezioni regionali del 26.
La contro-mossa di pentastellati e di Iv non è piaciuta al capo del Carroccio: “Hanno paura di perdere la faccia, sono senza onore e senza dignità”