MILANO – Tiki Taka come C’è posta per te. Lacrime, rassicurazioni, un rapporto che sembra ormai ai minimi termini che però qualcuno vuole salvare. Difficile dire se si sia trattato o meno di frasi di circostanza, certo è che quanto successo nella trasmissione calcistica di Italia Uno ha davvero dell’incredibile. Da un lato Wanda Nara, moglie e procuratore di un Maurito Icardi orfano della fascia da capitano e ripudiato (non ufficialmente sia chiaro) dal resto della squadra.
Le parole di Wanda Nara
Dall’altro l’ad interista Beppe Marotta, che interviene in diretta per rassicurare la showgirl argentina. “Per me e Mauro – ha detto Wanda – l’Inter è la nostra famiglia: non me ne voglio andare. Togliergli la fascia è stato come tagliargli una gamba. Lui porta la maglia dell’Inter con orgoglio: non ha mai messo prima il denaro, altrimenti avrebbe fatto scelte diverse. Alla fascia ci teneva tantissimo e ha fatto tutto per onorarla. È stata una sorpresa, non pensavo potesse succedere. L’ho saputo tramite Twitter”.
Poi le lacrime, ripensando anche alla durissima settimana appena trascorsa culminata con un’aggressione da parte di un uomo. Quella pietra lanciata da un’auto in corsa contro la sua di auto ha messo paura a Wanda, che ha voluto chiarire come non ci sia alcuna intenzione di lasciare Appiano Gentile. Ha raccontato di aver chiamato l’ex presidente Massimo Moratti, che aveva criticato la scelta dell’Inter, per chiedere aiuto. Poi la puntualizzazione: “Mai ho chiesto un rinnovo per Icardi. E soprattutto quello che dico io non è quello che pensa Mauro”.
La replica di Marotta
Da qui l’intervento di Marotta che ha provato a stemperare per quanto possibile la tensione: “Intendiamo ridare serenità e voglio rincuorare Wanda che ho sentito piangere in tv. Nulla è compromesso, la vita continua. A Wanda ho promesso una proposta di rinnovo e così sarà”. Fine della storia, dunque. Forse. Anzi no.
La quiete dopo la tempesta? Assolutamente no
Dopo quanto avvenuto domenica sera in tv sembrava poter tornare il sereno. Anche se, dopo la decisione di Icardi di non seguire la squadra a Vienna, il centravanti aveva saltato anche la gara contro la Sampdoria (vinta e ben giocata dai nerazzurri) per presunti problemi fisici. Nelle ultime ore addirittura è venuto fuori che il giocatore non vuole rischiare il suo fisico e, quindi, domani si sottoporrà ad alcuni esami medici.
La fascia (e le scuse) per giocare
In realtà però, come riportato da La Gazzetta dello Sport, si tratterebbe di questioni legate forse a una precisa volontà della famiglia Icardi: Mauro non giocherà più per l’Inter se non gli verrà ridata la fascia di capitano – ora al braccio di Handanovic (CLICCA QUI) – e, addirittura, la rosea fa trapelare che l’attaccante sarebbe così arrabbiato da pretendere le scuse dell’Inter. Una posizione questa che, se confermata, allontanerebbe forse in maniera definitiva l’Inter e Icardi.
Wanda si scaglia contro il club nerazzurro
Notizie che hanno sicuramente sorpreso i tifosi, visto che le parole pronunciate da Wanda Nara in tv domenica scorsa verrebbero cancellate proprio dalle pretese della coppia a cui l’Inter, dopo la forte presa di posizione nei confronti di Icardi, non potrebbe certamente accontentare. Da qui il durissimo sfogo della moglie-procuratore contro il quotidiano sportivo. Ma non solo. Visto che nel tweet Wanda fa un chiaro riferimento all’Inter, come se fosse stato il club nerazzurro ad ‘imbeccare’ la Gazzetta affinché mettesse in cattiva luce sia lei che il marito. “Vergognoso!!! La Gazzetta è partner dell’Inter. Continuare a dire queste cazzate è ancora più pericoloso. La verità è sempre e solo una.!!”, ha scritto Wanda.
Il futuro è un rebus
A questo punto il futuro del matrimonio tra Icardi e l’Inter è tutt’altro che scritto. Bisognerà capire se questo tweet di Wanda abbia incrinato di nuovo il rapporto con il club nerazzurro, al punto da convincere Marotta a non presentare più l’offerta per il rinnovo di Icardi. Una situazione molto ingarbugliata e che rischia di complicarsi con il passare del tempo. Soprattutto se Icardi dovesse continuare a non scendere in campo con l’Inter, anche se ufficialmente per motivi fisici.