Il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, interviene con fermezza sulle dichiarazioni rese da Francesca Albanese in merito all’irruzione avvenuta nella redazione torinese de La Stampa.
Bartoli non usa mezzi termini e definisce le parole di Albanese “irresponsabili e pericolose”. Secondo il presidente dell’Odg, non può essere concessa alcuna forma di giustificazione, “nemmeno indiretta o con una condanna di facciata”, nei confronti di chi mette nel mirino i cronisti.
Critica sì, minacce no
Nel suo intervento, Bartoli traccia una netta distinzione tra il legittimo diritto di critica e atti quali “minacce, aggressioni e intimidazioni”, che non possono essere tollerati.
Rivolgendosi direttamente alla Albanese, il presidente ricorda il difficile contesto in cui operano i media nel nostro Paese: i giornalisti italiani sono ancora oggi “i più bersagliati in Europa”, vittime sia di violenza che di azioni giudiziarie intimidatorie, e hanno pagato nel tempo un “pesante tributo di sangue”.
“Nessuna concessione a chi giustifica tali comportamenti. La libertà di stampa non è uno slogan”, conclude Bartoli.
