Milano (LaPresse) – Prima l’amore con Maxi Lopez, il matrimonio in Argentina e tre figli. Poi i tradimenti e le interviste fiume sui giornali. E infine la vendetta. Wanda Nara, che nel frattempo si è risposata con il capitano dell’Inter Mauro Icardi, compagno di squadra dell’ex marito alla Sampdoria, il 22 giugno 2015 ha diffuso sui social numero di telefono, email e dati personali di Lopez. Il calciatore, che da luglio gioca con i brasiliani del Vasco da Gama, era stato subissato per giorni e giorni di chiamate e messaggi dei tifosi.
Per mesi sono andati avanti scontri tra i due
Il tutto in pieno calciomercato. Adesso per quel “blitz” il pm ha chiesto una condanna a 4 mesi per la showgirl argentina. Finita a processo dopo essere stata denunciata dall’ex per trattamento illecito di dati privati. Per l’accusa Wanda Nara – che nel frattempo ha avuto altri due figli da Icardi di cui è diventata la manager e non smette di stupire i fan con i suoi scatti osè – avrebbe voluto “trarre profitto” dal quel gesto che avrebbe procurato “nocumento” a Lopez proprio perché aveva disturbato le trattative con altre squadre intenzionate a ingaggiarlo.
Gli scontri tra la 31enne argentina, da questa stagione anche opinionista di ‘Tiki Taka’, e il suo ex sono andati avanti per mesi, a suon di rivelazioni, confessioni e accuse incrociate. E il clima tra i due, dopo un iniziale riavvicinamento “per i figli”, non è mai tornato sereno. Tanto che Lopez, difeso dall’avvocato Aldo Cribari, nel corso del processo ha definito i rapporti tra loro “ancora non buoni”. Wanda Nara, invece, ha preferito non comparire in aula. Per il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Di Carlo, “non c’è la prova che sia stata proprio lei l’autrice dei post sui social network e nemmeno che abbia creato un danno al calciatore”. Per questo il legale ha sollecitato un’assoluzione. Sul fronte opposto l’avvocato Cribari, legale di Lopez, che si è costituito parte civile, ha chiesto invece la condanna di Wanda Nara. Il 29 ottobre finalmente la sentenza.