Roma, 9 mar. (LaPresse) – La Corte di Cassazione annulla l’ordinanza di custodia che prevede gli arresti domiciliari per l’imprenditore Alfredo Romeo, rinviando gli atti al Tribunale del Riesame che rivaluterà il provvedimento preso nell’ambito dell’inchiesta della procura di Napoli.
La Corte ha accolto la richiesta dei legali di Romeo, gli avvocati Francesco Carotenuto, Alfredo Sorge e Giovanni Battista Vignola.
L’imprenditore, già a processo per corruzione nell’ambito dell’inchiesta Consip di Roma, era stato arrestato l’8 novembre scorso con le accuse di corruzione e frode nell’ambito di un’indagine dei carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, legata a presunti appalti truccati nell’ospedale Cardarelli e in altre strutture.
Tra i 16 iscritti nell’indagine e sottoposti a misure cautelati, c’erano anche il direttore generale dell’ospedale partenopeo Ciro Verdoliva, il collaboratore di Romeo, Ivan Russo, e il dirigente dell’ufficio controlli ambientali del Comune di Napoli, Giovanni Annunziata.
Le accuse, a seconda delle posizioni, vanno dalla corruzione, all’abuso d’ufficio, alla frode.