CASTEL VOLTURNO – Sarà un processo complesso, doloroso e con accuse tra le più gravi previste dal codice penale quello che si aprirà nei prossimi mesi davanti alla prima sezione penale – collegio B del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Un uomo di 51 anni, residente a Castel Volturno, è stato rinviato a giudizio al termine delle indagini condotte dalla Procura sammaritana, che gli contesta una serie di episodi di abusi, violenze e maltrattamenti consumati, secondo l’accusa, tra il 2021 e il 2022 ai danni di due minori. Il pubblico ministero Stefania Castaldi, titolare del fascicolo, aveva avanzato la richiesta di rinvio a giudizio dopo aver ricostruito – attraverso denunce, sommarie informazioni, referti medici e informative di polizia – un quadro ritenuto ‘grave e coerente’ con le ipotesi di reato formulate.
Ad assistere l’imputato – da ritenere innocente fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile – è l’avvocato Fabio Russo. Secondo la Procura, la vicenda avrebbe avuto origine all’interno dell’abitazione della famiglia, in un contesto definito dagli inquirenti “di forte vulnerabilità”. Una delle vittime avrebbe riferito agli investigatori una serie di condotte abusive che l’uomo avrebbe posto in essere approfittando dell’assenza temporanea degli altri familiari. Negli atti emergono anche episodi di maltrattamenti, contestati in concorso con le ipotesi di abuso: il pubblico ministero parla di un clima di intimidazione costante, fatto di minacce, aggressioni fisiche, umiliazioni e denigrazioni che avrebbero gravemente inciso sulla crescita psicologica dei due minori coinvolti, la ragazza e il fratello.
In alcune circostanze l’uomo avrebbe reagito con violenza a litigi familiari, arrivando persino, secondo la contestazione, a picchiare la madre dei minori o a introdursi nelle stanze dei ragazzi in momenti di particolare tensione. Episodi che, per la Procura, avrebbero consolidato la posizione di soggezione dei due fratelli. Determinanti, nel corso dell’indagine – sfociata nel rinvio a giudizio – sono state le dichiarazioni rese dalla giovane e da altri familiari, oltre alle informative trasmesse dalla Squadra mobile di Napoli e dai carabinieri della Tenenza di Castel Volturno. Il dibattimento prenderà il via il prossimo marzo.






















