CASTEL VOLTURNO – Un elemento chiave che ha preceduto le recenti perquisizioni (che hanno interessato l’abitazione di Marrandino e del professionista De Caprio) è costituito dalle intercettazioni. L’ipotesi della Procura: “Diverse conversazioni registrate dall’11 novembre 2024 hanno mostrato una situazione economica da parte di Marrandino non proprio florida tanto che l’uomo talvolta manifesta difficoltà nel sostenere le spese familiari, tanto più che (…) è ragionevole ritenere che con parte dei soldi avuti da De Caprio abbia pagato la retta della scuola della figlia” annotano i pm. Sono i particolari che emergono dall’inchiesta in corso. Un terremoto giudiziario scuote la politica di Castel Volturno. Il sindaco Pasquale Marrandino, 40 anni, e l’imprenditore casertano Daniele De Caprio, 33 anni, risultano indagati per ipotesi di corruzione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni e sostenuta dai pm Anna Ida Capone e Giacomo Urbano, è pesante: il primo cittadino avrebbe accettato somme di denaro, inclusa una presunta mazzetta da 500 euro, in cambio dell’assegnazione diretta di incarichi pubblici ben remunerati.
Il momento che avrebbe cristallizzato l’accusa di corruzione risale allo scorso marzo. Le indagini avevano già messo il sindaco Marrandino sotto la lente d’ingrandimento. Caprio si incontrano a bordo dell’auto del sindaco nei pressi di un bar di Castel Volturno. Una microcamera
installata grazie a un microchip che monitorava il veicolo filma De Caprio che consegna una scatola chiusa a Marrandino. Il Sindaco, secondo
le ricostruzioni, l’avrebbe rapidamente nascosta sotto il sedile, senza alcun commento, un gesto che, per gli inquirenti, presupporrebbe un accordo pregresso. Dalla scatola, che era stata lasciata in auto, gli investigatori del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Caserta hanno
accertato che nei giorni successivi Marrandino prelevò banconote da 20 euro, raggiungendo un totale di 560 euro, ritenuto l’importo della presunta tangente. Il “prezzo” della presunta tangente, secondo gli inquirenti, sarebbe stato l’affidamento diretto di un incarico pubblico a Daniele De Caprio. L’incarico riguardava servizi, anche informativi, per la raccolta e il trasporto dei rifiuti a Castel Volturno, per un importo di quasi 29mila euro (più Iva). La Procura contesta che tale affidamento sia avvenuto in maniera diretta, senza attingere dalla lista dei tecnici e
degli esperti del Comune, un albo che, sorprendentemente, conta ben 546 professionisti.
Gli accertamenti in corso hanno inoltre evidenziato come l’imprenditore De Caprio avesse già ricevuto in passato diversi incarichi dal Comune di Castel Volturno, suggerendo un rapporto continuativo che l’indagine si prefigge di chiarire. Il sindaco Pasquale Marrandino, al momento, resta indagato mentre le indagini proseguono per delineare con precisione la rete di presunta corruzione. Ieri mattina in diversi punti della città sono comparsi alcuni striscioni di cittadini comuni che hanno espresso solidarietà al sindaco. Striscioni con scritte che difendono Marrandino. “Il nostro sindaco non si tocca” recita uno di essi.




















