Castelvolturno, Natale e Sperlongano tentati dalla sfiducia

Già nei giorni sorsi avevano preso contatti con l’opposizione: ora potrebbero votare la mozione per ‘mandare a casa’ il primo cittadino. Ma Petrella è pronto a dialogare con i due per convincerli a restare

CASTELVOLTURNO – La richiesta della conta è stata lanciata. La minoranza, presentando la mozione, ha fatto il suo. E adesso il pallino del gioco è passato nelle mani del presidente Giulio Natale: sarà lui a calendarizzarla.
L’opposizione, compatta, ha messo nero su bianco la volontà sfiduciare il sindaco Luigi Petrella: la città è ferma, la maggioranza è caratterizzata da una crisi politica che non accenna a placarsi e il rischio di perdere occasioni importanti che potrebbero risolvere le troppe criticità del territorio è alto. Ma a bocce ferme la minoranza non ha i numeri per ‘mandare a casa’ il primo cittadino. La mozione presenta solo sette firme, e cioè quelle di Guido Schiavulli, Nicola Oliva, Giuseppe Scialla, Anastasia Petrelle, Vincenzo Riccardo, Dario Napoletano e Rosa Raimondo.

Se l’attuale maggioranza, nel giorno della conta, si mostrerà unita in aula dicendo no alla mozione presentata, Petrella sopravvivrà. Il problema sarà capire a quale prezzo politico ha ottenuto altri mesi di amministrazione. Perché due componenti dell’attuale squadra che, almeno su carta, dovrebbe sostenere il sindaco, hanno dato evidenti segni di malessere, prendendo nei giorni scorsi anche contatti con l’opposizione. Si tratta di Carlo Natale e Umberto Sementini, che è rappresentato in consiglio comunale dalla moglie Veronica Sperlongano.

Stando ai rumors i due si erano detti anche pronti ad andare dal notaio per sottoscrivere con i sette firmatari della sfiducia le dimissioni e scrivere la parola fine all’era Petrella.

Il disegno, però, è naufragato. Natale e Sementini hanno voluto pensarci su. Prendere tempo. Farsi chiamare. E il primo cittadino, a quanto pare, notiziato dei mal di pancia, accontentandoli avrebbe già avviato un dialogo con i due per capire le loro intenzioni: se dalla chiacchierata comprenderà che non ci sono più i presupposti per continuare, cioè se avrà la certezza di averli persi (sia Natale che Sperlogano-Sementini) non aspetterà il giorno della discussione della mozione in aula, ma si dimetterà prima. Se convincerà i due semi-dissidenti a restare, andrà avanti. Ma continueranno ad appoggiarlo se avranno garanzie. Quali? Sicuramente più peso nel futuro esecutivo. Natale aveva già proposto nei giorni scorsi di nominare in giunta il liternese Salvatore Riccardi, esponente di Fratelli d’Italia, ma Petrella gli ha risposto picche dicendo che avrebbe cambiato la giunta solo se avesse avuto tutti i nomi per sostituire gli attuali assessori e che il rimpasto da varare sarebbe stato l’ultimo della sua consiliatura. Ma l’esecutivo che guida Castelvolturno da mesi non subisce modifiche. Procede con l’atellano Raffaele Arena, con la sammaritana Antonella Carusone, con il napoletano Antonio Urciuoli e con i castellani Pasquale Marrandino e Cristina D’Ausilio (che per sedere in giunta hanno lasciato la carica di consigliere).
Nelle prossime ore il destino dell’amministrazione Petrella dovrebbe essere più chiaro.

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