Castrazione, Trenta: “Salvini usa la paura delle donne per la campagna elettorale”

E su CasaPound: "Davvero si pensa che una forza politica del genere abbia una coerenza?", afferma la ministra della Difesa

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Elisabetta Trenta

MILANO“Trovo inadeguato che si usi una delle paure più grandi che una donna può avere per fare campagna elettorale, anche perché la misura sulla castrazione chimica proposta dalla Lega non andrebbe a colpire gli stupratori visto che sarebbe su base volontaria”. Così la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, parla dello stupro di Viterbo e della proposta del vicepremier Matteo Salvini sulla castrazione chimica.

La ministra Trenta replica a Salvini, è scontro sulla castrazione chimica

“Lo stupro e la violenza contro le donne è una cosa terribile sempre, indipendentemente dal ruolo che si riveste. Certo se vesti una carica pubblica è ancor più condannabile. Ma io non voglio immaginare cosa abbia potuto passare quella povera ragazza. Sono delle bestie lo ripeto. Sono persone senz’anima”, ha commentato.

I rapporti tra Lega e CasaPound

E su CasaPound “davvero si pensa che una forza politica del genere abbia una coerenza? Gridavano pure loro alla castrazione chimica e poi avevano uno stupratore dentro casa. Ho letto che sui social questo criminale pubblicava post in difesa delle donne. Poi ne ha picchiata una, l’ha violentata, l’ha umiliata. È vergognoso. Basta questo a mostrare la differenza tra le parole e i fatti”.

La linea dura della ministra Trenta

Quanto poi al fatto che CasaPound sia alleato della Lega in numerose realtà “credo sia un problema della Lega, ma non perché sia di estrema destra o meno, proprio perché è una forza politica fuori dal mondo. Si divertono a fare i picchiatori in giro. E questa gente può cambiare il Paese? Mi viene da ridere”.

(LaPresse)

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