SASSARI – Arrestato all’aeroporto il leader indipendentista catalano, Carles Puigdemont. La notizia è stata confermata dal suo avvocato, Gonzalo Boye. Su di lui pende un mandato di cattura internazionale. Ad attenderlo gli agenti della polizia di frontiera che lo ha ammanettato appena sceso dall’aereo, Puigdemont si era recato in Sardegna per partecipare a dei giorni di incontri sul folklore internazionale in onore del gemellaggio tra Alghero e la Catalogna. Agli incontri previsti oltre 850 partecipanti che abbraccia un’ampia fascia di tutte le aree della cultura popolare catalana.
Il ricorso respinto
Già il 30 luglio scorso al leader indipendentista era stato respinto in sede giurisdizionale europea un ricorso contro la sospensione dell’immunità parlamentare. Trasferito nel carcere di Sassari, Puigdemont già oggi sarà messo a disposizione della magistratura che dovrà decidere se rilasciarlo o acconsentire alla sua estradizione in Spagna, dove è in corso un procedimento giudiziario per la dichiarazione di indipendenza della Catalogna nel 2017.
Le dichiarazioni
Il suo legale Boye ha spiegato che “il presidente Puigdemont è stato arrestato al suo arrivo in Sardegna, dove si era recato come eurodeputato. Questa detenzione – ha aggiunto – si basa sull’ordinanza europea del 14 ottobre 2019 che, per imperativo legale, secondo lo statuto della Corte di Giustizia Ue, è sospesa. Nella risoluzione del 30 luglio – ha spiegato – si afferma che nessun Paese dovrebbe eseguire un ordine di queste caratteristiche. Nella stessa delibera, il Vice Presidente del Tribunale dell’Unione Europea ha indicato che, ove necessario, sia richiesta una nuova misura cautelare”.
E su Twitter il senatore del Pd Roberto Rampi ha commentato: “Trovo fuori da ogni logica arrestare un parlamentare europeo in carica. Questo è un grosso problema e penso serva una immediata scarcerazione”