Madrid (LaPresse/AFP) – Il giudice spagnolo incaricato dell’inchiesta sul tentativo di indipendenza della Catalogna con il referendum del 1° ottobre 2017, Pablo Llarena, ha ritirato il mandato d’arresto europeo ed internazionale a carico dell’ex governatore catalano Carles Puigdemont e degli altri cinque leader separatisti fuggiti all’estero. Lo riferisce la Corte suprema spagnola. Il ritiro giunge dopo che la settimana scorsa la giustizia tedesca ha deciso di autorizzare l’estradizione di Puigdemont in Spagna. Solo per il capo d’accusa di malversazione e non per ribellione, un reato passibile di 25 anni di carcere in Spagna. Nella sua decisione, Llarena scrive anche che rifiuta l’estradizione dell’ex presidente catalano per questo solo capo d’accusa.
I leader indipendentisti catalani possono muoversi da paese a paese
La decisione del giudice Llarena implica che Puigdemont, che si trova attualmente in Germania in attesa delle procedure di estradizione – come pure gli altri cinque leader indipendentisti catalani che si trovano in Scozia, Belgio e Svizzera – sono liberi di muoversi da Paese a Paese. Resta però in vigore il mandato d’arresto spagnolo, il che significa che i sei verranno arrestati se decideranno di tornare nel loro Paese. Puigdemont è uno dei 13 leader separatisti accusati di ribellione per il loro ruolo nel fallito tentativo di secessione della Catalogna. Nove di loro sono in custodia in Spagna in attesa di processo.