Catania, costringe la compagna a prostituirsi: 56enne in carcere

L'uomo, tossicodipendente, minacciava e picchiava abitualmente la donna

Prostituzione ed estorsione
FotoLaPresse

CATANIA – La procura di Catania ha ottenuto dal tribunale la custodia cautelare in carcere per un 56enne, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari, lesioni personali aggravate e induzione e sfruttamento della prostituzione, a danno della convivente di 29 anni. L’uomo, arrestato dai carabinieri, picchiava e vessava la giovane compagna dalla fine del 2017. E la costringeva anche a prostituirsi per soddisfare le sue esigenze economiche.

Le indagini degli inquirenti

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati che si occupa di violenza di genere, hanno messo in luce una serie di azioni dell’uomo, dal dicembre 2017 a oggi, che hanno relegato la giovane a mero oggetto posseduto e sfruttato.

L’uomo ha costretto la compagna a prostituirsi, la donna subiva maltrattamenti

L’uomo, tossicodipendente, ha tenuto un atteggiamento aggressivo, minacciandola e picchiandola abitualmente con pugni, schiaffi e calci. Colpendola addirittura con degli utensili da cucina e costringendola a digiunare per interi giorni, assumendo una posizione di supremazia. Determinando di fatto nella vittima una sottomissione fisica e psicologica.

Il tossicodipendente si trincerava dietro la scusa delle motivazioni economiche

Le percosse, in uno dei tanti episodi di violenza, hanno cagionato alla convivente anche un trauma cranico, una contusione al naso e varie escoriazioni. L’uomo ha costretto la donna a prostituirsi per soddisfare le sue esigenze economiche, dicendole: “Sono troppo vecchio per lavorare, devi provvedere tu al mio mantenimento”. E procacciandole i clienti direttamente o pubblicando il numero di cellulare della compagna in delle chat erotiche.

La donna ha trovato la forza di denunciare il suo aguzzino

Incapace di ribellarsi per paura di ritorsioni gravi da parte del suo aguzzino, la donna ha trovato conforto nei genitori e in un amico i quali, denunciando tutto agli inquirenti, hanno consentito di comporre un quadro indiziario che ha spinto il giudice a emettere la misura restrittiva. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.

(LaPresse)

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