CATANIA (LaPresse) – Catania, sequestrati 110 cardellini: denunciato titolare negozio animali. Operazione dei militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania. Che hanno sequestrato a un negoziante di articoli per animali una illecita partita di 110 cardellini selvatici. In particolare, il personale del gruppo di Catania stava effettuando il pattugliamento dell’area industriale. Nel comune di Misterbianco (Catania). Quando ha sottoposto a controllo l’autovettura. Con alla guida l’uomo. Da subito l’attenzione delle Fiamme gialle è stata attirata dalla presenza nel portabagagli infatti di numerose gabbiette vuote. L’ispezione del veicolo ha fatto scoprire, nascoste al di sotto di questi contenitori e coperte da un telo scuro, tre cassette in plastica con all’interno la partita illegale di fauna selvatica.
Liberati i Cardellini sequestrati dalla GdF
Il cardellino, il cui nome scientifico è infatti ‘Carduelis carduelis’. E’ una specie protetta dalla Convenzione internazionale di Berna. Essa tutela la conservazione della vita di diverse specie di animali selvatici. Regolamentandone la caccia. Ma anche l’allevamento e quindi il commercio. Gli esemplari rinvenuti dai finanzieri sono risultati di provenienza illecita. Tutti privi degli anellini sulle zampe. Che ne garantiscono l’origine da allevamento. Il negoziante non ha esibito la necessaria documentazione comprovante la provenienza da canali legali di commercio.
Ispezione dell’attività commerciale
Per effetto delle irregolarità in questione, che hanno comportato anche l’ispezione dell’attività commerciale di articoli per animali sita a Catania. Per le pessime condizioni di detenzione e trasporto degli animali. Tali che due esemplari sono risultati morti all’interno delle cassette. Il negoziante è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Per i reati di maltrattamento aggravato di animali (fino a 27 mesi di reclusione o fino a 45 mila euro di multa). E di uccellagione (arresto fino a 8 mesi e ammenda fino a 2.000 euro).
I cardellini, che nella vendita al dettaglio avrebbero potuto fruttare al negoziante oltre 5.000 euro di proventi illeciti. A conclusione delle attività di polizia giudiziaria, sentito il parere del veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale, sono stati infatti portati in aperta campagna e liberati.