La Procura distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito delle indagini a carico di un 49enne, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata ed atti persecutori nei confronti della moglie e delle figlie, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico, emessa dal GIP del Tribunale etneo ed eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga.
L’uomo è responsabile nei confronti della moglie, sin dall’inizio della convivenza, nel 2004, di reiterati episodi di violenza verbale e psicologica, degenerati spesso in aggressioni fisiche.
La relazione coniugale si sarebbe ridotta per la donna ad un controllo asfissiante da parte del marito su ogni aspetto della sua vita privata, alla quale sarebbe stato impedito di intrattenere qualsiasi rapporto di amicizia, fino a farla sentire seppellita in casa, e determinandola a lasciarlo quando l’atteggiamento aggressivo si sarebbe esteso anche nei confronti delle figlie minori.
Frequenti sarebbero state anche le denigrazioni indirizzate da parte del 49enne nei confronti della moglie, alla presenza delle figlie con parole del tipo: “strega, cagna, zingara, donna con la d minuscola”, seguite da episodi di violenza fisica consumati tra le mura domestiche e mai denunciati dalla donna. Tra le aggressioni, in una circostanza la vittima sarebbe stata svegliata improvvisamente di notte dal marito, che stringendole le mani al collo avrebbe poi minacciato di ucciderla.
(LaPresse)