CATANZARO (LaPresse) – Catanzaro, lavoro extra illegittimo: 1,3 milioni di euro sequestrati a 2 professori. Svolgevano attività extraprofessionali illegittime. Per questo motivo nei giorni scorsi i finanzieri di Catanzaro hanno sequestrato beni immobili. Ma anche conti correnti e attività finanziarie per un valore di oltre 1,3 milioni di euro. A due docenti dell’università ‘Magna Grecia’ di Catanzaro.
Secondo quanto ricostruito durante l’operazione, denominata ‘Non lascio e raddoppio’, i due hanno svolto dal 2012 attività professionale non autorizzata. E hanno ricoperto incarichi esterni incompatibili con lo status di docente universitario ‘a tempo pieno’. La normativa sul pubblico impiego, precisa la guardia di finanza di Catanzaro, prevede il divieto di svolgere attività professionali diverse e ulteriori. Salvo casi particolari. Che debbono essere debitamente vagliati e autorizzati.
E’ emerso che i due avessero qualificato gli incarichi come generiche consulenze sfruttando la cosiddetta ‘legge Gelmini’ del 2010. Che consente, solo a determinate condizioni, di svolgere attività di collaborazione scientifica e di consulenza. Dalle indagini è invece risultato che si trattasse di svolgimento di visite. Ma anche refertazioni su esami clinici di laboratori e altre attività prestazioni riconducibili all’attività libero-professionale. In alcuni casi svolte nei loro studi privati.
L’ammontare del danno erariale è stato determinato in base agli stipendi percepiti nel periodo 2012-2018 e alle somme riscosse attraverso l’indebita attività extraistituzionale, che avrebbero dovuto essere riversate nelle casse dell’ateneo e, invece, sarebbero state da loro incassate.
(LaPresse)