NAPOLI (Mauro Mancuso) – Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni a caccia di moderati e deluchiani delusi. Attivate le porte girevoli per l’ingresso in Forza Italia o Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni Politiche per chiunque voglia cambiare casacca o non ne abbia una di riferimento. Azzurri e meloniani puntano ad ampliare la squadra per ottenere maggiore consenso in Campania. Per i forzisti l’idea di rilancio del partito passa dalla convention organizzata per il prossimo 20 maggio a Napoli con il Cavaliere che si spera possa attrarre amministratori ‘civici’, centristi in cerca di casa e perfino trasformisti dell’ultima ora. Del resto lo stato di salute di Fi in Campania non è dei migliori, le defezioni degli ultimi tempi e la sorte incerta di ‘big’ locali come Luigi e Armando Cesaro hanno amplificato le tensioni interne e messo in difficoltà il coordinatore regionale Domenico De Siano e quello provinciale di Napoli Antonio Pentangelo costringendoli a collaborare con il ‘nemico’ di sempre Fulvio Martusciello. L’eurodeputato è in vantaggio sui due tant’è che sarà il solo, con il collega Aldo Patriciello, ad avere diritto di intervento alla manifestazione forzista. Stando alla bozza di programma dell’evento, che circola tra i berlusconiani sollevando più d’una polemica, i protagonisti saranno per lo più esponenti di spicco del partito nazionale e al massimo ospiti non strettamente di partito. Nessuno spazio previsto per deputati e senatori della Campania che, stando a fonti azzurre, hanno manifestato il proprio dissenso e chiesto una modifica rapida quanto radicale. Relegarli al ruolo di comparse in platea non è forse una buona idea considerato lo stato di crisi di Fi che potrebbe indurli a seguire l’esempio di altri (uno su tutti l’ex consigliere comunale e responsabile di Fi a Napoli Stanislao Lanzotti), e spostarsi verso formazioni che puntano ad occupare l’area di centro come Azione e Iv, o liste moderate pronti a una reunion centrista. L’intento della convention è l’opposto, ossia fare da calamita per i centristi, che per lo più in Campania hanno trovato nel governatore Vincenzo De Luca il punto di riferimento (ed ora a Napoli in Gaetano Manfredi). Accogliere i delusi o convincerli a indossare la casacca azzurra è il compito che Berlusconi ha dato ai suoi. Per ora, anche su questo fronte a segnare il primo punto potrebbe essere Martusciello che lavora all’ingresso in Fi della parlamentare ex renziana Michela Rostan. Ad un’operazione simile che puntano anche i meloniani. Fratelli d’Italia si propone come ‘centro d’accoglienza’ per chi è rimasto fuori dall’agone politico e ora vuole rientrarci, per i deluchiani delusi e lo dimostra il sostegno offerto ad Antonio Romano candidato sindaco a Nocera Inferiore, ormai distante dal Pd e dal numero uno di palazzo Santa Lucia, alle imminenti Amministrative. Il delicato compito di ampliare la rosa di nomi della squadra campana pare essere il responsabile nazionale organizzazione, nonché parlamentare, Giovanni Donzelli a cui fa da gancio il responsabile cittadino di Napoli Sergio Rastrelli che, pare, riesca a dialogare senza difficoltà e a fare da gancio tra partito e moderati. La Meloni deve conciliare due mondi: quello identitario, che affonda le radici nella destra sociale d’ispirazione missina. L’intervento di Vittorio Feltri a Milano ne è un esempio. E allo stesso tempo porsi come forza di governo agli occhi degli elettori e soprattutto dell’Europa. Di qui la necessità di aprire al centro. Per ora la leader di FdI non mette piede in Campania da un po’ di tempo, in attesa di nuove adesioni. Berlusconi e Meloni si ritrovano a voler pescare nello stesso ‘vivaio’, ancora una volta come alleati che si guardano con sospetto. Un derby che vede la Lega quasi marginale, mentre Mara Carfagna negli ultimi tempi ha usato toni di pace nei confronti della Meloni. Vedremo.
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