NAPOLI – “Cavallo di ritorno”. La vittima denuncia, i carabinieri arrestano 20enne. Tecnica consolidata e tristemente famosa. Vi rubano e nel pomeriggio arriva una chiamata anonima. “Se vuoi l’auto mi devi dare tot soldi”. E’ il “cavallo di ritorno” e la vittima si trova davanti a due possibilità. Accettare la richiesta estorsiva entrando così in un sistema subdolo e senza via di ritorno o denunciare.
In questa scelta è ovvio ricordare che ci sono un’infinità di variabili che la vittima deve affrontare. L’auto non è assicurata contro il furto, ogni mese si sbarca il lunario e un’altra auto proprio non ce la si può permettere, quell’auto rubata vale tantissimo anche da un punto di vista affettivo. Situazioni comprensibili ma che fanno entrare la vittima in un vortice senza ritorno perché una volta sottomessi alla volontà del ladro si dà una sorta di carta bianca a farli ritornare qualora abbiano bisogno di altri soldi.
E’ per questo che a Villaricca una persona non si è chinata ai soprusi e quando ha ricevuto quella famosa chiamata anonima, dopo che gli avevano rubato la fiat panda, ha deciso di chiedere aiuto ai carabinieri. I militari dell’Arma della stazione di Qualiano raccolgono la denuncia e organizzano un servizio ad hoc insieme ai carabinieri della sezione operativa della compagnia di Giugliano in Campania. L’incontro per lo scambio 1.200 euro – auto è stato concordato. Luogo dell’incontro il cimitero di Villaricca.
Lì però ci sono anche i carabinieri che dopo aver assistito allo scambio e dopo un inseguimento di 5 chilometri bloccano l’estorsore. L’uomo – si tratta, secondo le accuse, del 20enne Angelo Kurteshi, di Mugnano di Napoli e – alla fine si dimostra collaborativo e dice ai carabinieri dove si trova l’auto rubata.
L’auto viene così recuperata e restituita al legittimo proprietario. L’arrestato deve rispondere di tentata estorsione, furto e resistenza a pubblico ufficiale ed è stato trasferito in carcere su disposizione delle procura di Napoli nord ed è in attesa di giudizio.