MILANO – Cambio al vertice di Cassa Depositi e Prestiti, con Giovanni Gorno Tempini nominato presidente del consiglio di amministrazione dopo le dimissioni di Massimo Tononi. Nomina, spiega la stessa Cdp, che verrà sottoposta all’assemblea degli azionisti convocata per il 5 e 7 novembre rispettivamente in prima e seconda convocazione. A individuare in Gorno Tempini “il candidato ideale”, spiega il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, sono state le 61 fondazioni di origine bancaria azioniste dell’istituzione finanziaria controllata per poco meno dell’83% dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Con cui la decisione è stata “condivisa per tempo”.
La nomina del nuovo presidente
Profumo precisa che la scelta “è arrivata al termine di un percorso condiviso” da parte delle stesse fondazioni, che hanno inizialmente individuato un profilo adatto al ruolo. Ovvero “una figura autorevole, capace di intrattenere rapporti istituzionali in Italia e a livello internazionale, dotata di competenze finanziarie e industriali per presidiare i diversi fronti in cui interviene la Cassa”. E che avesse una conoscenza pregressa di Cdp, in modo da poter essere subito operativa. Sulla base di queste indicazioni, le candidature vagliate sono state diverse. Con quella di Gorno Tempini che è risultata quindi essere “senza dubbio la più aderente ai requisiti individuati”.
Il gruppo
Nella prima metà del 2019, il gruppo ha mobilitato risorse per 12,8 miliardi di euro. Attivando tutte le linee di intervento previste dal Piano Industriale 2019-2021 a favore di imprese, infrastrutture, pubblica amministrazione, territorio e cooperazione internazionale. “Siamo certi che Cassa Depositi e Prestiti potrà proseguire con serenità nel suo impegno di promozione dello sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese e nell’attuazione del suo piano industriale”, dichiara ancora Profumo. Rinnovando “i ringraziamenti per l’altissima qualità del lavoro svolto” a Tononi e porgendogli “i nostri migliori auguri per le sue future attività professionali”.
(AWE/LaPresse/di Marco Valsecchi)