MILANO – Ceccanti (Pd): “Taglio parlamentari? Col proporzionale e sfiducia costruttiva”. “Il taglio si può approvare certamente, anche entro l’anno, ma non può essere fatto fuori da un sistema”. Così in un’intervista al Corriere della Sera il costituzionalista Stefano Ceccanti, eletto alla Camera per il Pd. E per procedere, aggiunge, “non ci dobbiamo inventare nulla perché basta partire dai nostri emendamenti presentati alla riforma Fraccaro” che riduce i deputati, da 615 a 400, e i senatori da 315 a 200.
Al M5S, dunque, proponete il taglio ma con garanzie costituzionali? “Il percorso, che prevede varie tappe, potrebbe essere il seguente: se l’obiettivo è quello di tagliare il numero di senatori e deputati devono cambiare anche i numeri dei regolamenti parlamentari, altrimenti si penalizzano le minoranze – spiega Ceccanti -. Per esempio sulla composizione dei gruppi”. Perchè “se ci si limita a tagliare il numero dei parlamentari in Costituzione, si creano effetti distorsivi non desiderati con l’attuale legge elettorale. Un esempio: in Basilicata, con la riduzione, si eleggerebbero solo tre senatori; con il primo partito che ne prederebbe due, uno al maggioritario e uno al proporzionale, il secondo uno ugualmente, mentre dal terzo in poi tutti rimarrebbero a bocca asciutta. Per questo serve modificare la legge elettorale attuale in un sistema proporzionale”.
(LaPresse)