Celebra matrimonio ‘fantasma’. Denunciato consigliere comunale

Nei guai Raffaele Parisi, avrebbe intascato soldi per nozze non registrate

NOLA – Un uomo e una donna hanno scoperto che il loro matrimonio, celebrato in apparenza con rito civile, non esisteva ufficialmente. Non erano sposati, non erano coniugi. Non avevano coronato il loro sogno. La vicenda, che ha portato alla denuncia di un consigliere comunale e di un funzionario, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla gestione e alla trasparenza dei riti matrimoniali all’interno delle amministrazioni locali.
Tutto ha inizio il 27 settembre scorso, quando un uomo di 45 anni e la sua compagna si preparavano a celebrare il loro matrimonio in una struttura privata a Palma Campania, dopo aver inizialmente programmato di svolgere la cerimonia civile presso il Comune di Nola. Desiderando celebrare le nozze direttamente nella location del banchetto, i futuri sposi si erano rivolti al titolare della struttura, che a sua volta aveva contattato un consigliere comunale, amico e conoscente, per verificare la fattibilità dell’operazione. Il consigliere comunale in questione è Raffaele Parisi. Secondo quanto emerge dalla denuncia, il consigliere avrebbe rassicurato la coppia della possibilità di svolgere la cerimonia al di fuori del Comune, richiedendo però un contributo economico. Successivamente, Parisi si sarebbe recato il giorno prima delle nozze presso l’ufficio dello Stato Civile per comunicare che, a causa di presunti problemi di salute degli sposi, la celebrazione non avrebbe potuto avvenire presso la sede comunale. Qui si sarebbe avviato l’inganno: il consigliere avrebbe richiesto di poter svolgere un finto matrimonio nella location di Palma Campania, con la promessa di legalizzare l’unione in un secondo momento presso il Comune.
Il 27 settembre, il matrimonio veniva effettivamente celebrato a Palma Campania, nella struttura ricettiva scelta dagli sposini, con il consigliere che indossava la fascia tricolore, simulando la funzione di ufficiale di stato civile. Tuttavia, il colpo di scena si è verificato tre giorni dopo, quando la coppia si è recata presso gli uffici del Comune di Nola per completare le formalità burocratiche. Qui è emersa l’amara verità: il matrimonio non era mai stato registrato ufficialmente, risultando quindi nullo e senza valore legale. Di fronte a questa scoperta, i dipendenti comunali si sono immediatamente mobilitati per rimediare alla situazione. Il 2 ottobre, infatti, il matrimonio è stato celebrato nuovamente, questa volta in conformità con le prescrizioni legali, alla presenza del sindaco di Nola. Ma il danno ormai era fatto, e lo sposo ha deciso di sporgere denuncia contro il consigliere comunale. Il consigliere è ora accusato di usurpazione di funzione pubblica e truffa, poiché avrebbe ingannato la coppia facendosi pagare 500 euro per un servizio che non poteva legalmente offrire. Anche il funzionario dell’ufficio dello Stato Civile, coinvolto nell’operazione, è stato denunciato per concorso in truffa. Le indagini, condotte dagli agenti della polizia municipale di Nola, sono state avviate tempestivamente e puntano a fare luce su eventuali complicità o ulteriori irregolarità all’interno dell’amministrazione comunale. La vicenda sollevato interrogativi sul livello di controllo e trasparenza nelle pratiche amministrative legate a eventi così delicati come i matrimoni civili, portando inevitabilmente a riflettere sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali.

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