MILANO – Il centrodestra prova a ripartire. Ma restano le distanze. Soprattutto fra la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e la coppia Berlusconi-Salvini. L’endorsement del leader di Forza Italia al segretario leghista nel giorno del ‘quasi matrimonio’ a Villa Gernetto con la deputata azzurra Marta Fascina fa ancora rumore.
I malumori non mancano. “Questo è Matteo Salvini, l’unico leader vero che c’è in Italia. È sincero, gli voglio molto bene e lo ammiro perché è una persona sincera”, le parole del Cavaliere che fanno dire all’ex Coraggio Italia, Osvaldo Napoli, ora in Azione, che “il vero progetto politico di Berlusconi” sia quello di “portare Forza Italia in dote alla Lega con tanti saluti al popolarismo, all’europeismo e all’atlantismo”. Ma gli azzurri frenano.
Il coordinatore del partito, Antonio Tajani, chiarisce che “Salvini è il leader della Lega, noi abbiamo il nostro leader che è Silvio Berlusconi”. E ancora: “Il centrodestra è una alleanza composita, ognuno ha la sua identità e noi rivendichiamo la nostra. Senza FI il centrodestra non vince, siamo convintamente nel centrodestra con la nostra identità e autonomia”. E gli fa eco la ministra per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, che risponde “assolutamente no” a chi le chiede se sia preoccupata dopo le parole del leader azzurro su Salvini dopo un incontro sul Pnrr a Milano.
“Mi pare che il presidente Berlusconi – sottolinea – abbia più volte ribadito il fatto che Forza Italia è essenziale, presidia il centro e l’area moderata. La coalizione deve continuare a rafforzare la sua unità e il ruolo fondamentale di Forza Italia non è in discussione”. E nel Carroccio non mancano le novità. Per domani a Roma Salvini ha convocato il consiglio federale per parlare di elezioni amministrative alle 13.30, in presenza o in videocollegamento.
In quest’occasione verrà inaugurata la sede romana del Carroccio, in via delle Botteghe Oscure: non una strada qualunque, visto che ha ospitato la sede storica del Pci. Già oggi, intanto, i nuovi locali hanno ospitato il federale romano con la riunione dei vertici capitolini. Dal canto suo, Meloni non ha ancora digerito l’affossamento in commissione della riforma sul presidenzialismo, anche con lo ‘zampino’ di Forza Italia e Lega.
Tra l’altro, i rapporti fra la presidente di FdI e Salvini sono tutt’altro che idilliaci e l’ultimo incontro fra i due risale alla settimana dell’elezione del presidente della Repubblica. Ma la partita delle amministrative, prima ancora delle elezioni politiche del 2023, potrebbe essere un’occasione per ricucire lo strappo. La tensione nella coalizione resta alta ma, finché non sarà convocato un vertice fra tutti i leader, sarà impresa ardua provare a rimettere insieme i cocci.(LaPresse)
