NAPOLI – C’è una data per chiudere il cerchio. Complice l’annullamento del viaggio in Oriente della premier Giorgia Meloni, il centrodestra
può accelerare verso la scelta del candidato governatore in Campania. Giovedì è fissato il summit tra i leader nazionali per definire il nome che guiderà la coalizione alle prossime elezioni regionali. Sul tavolo restano tre profili, con le quotazioni dell’unico nome politico, il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), in calo e una crescente apertura verso un candidato civico. In questa prospettiva, il presidente della Zes, Giosy Romano, appare al momento la prima scelta della coalizione, seguito dal rettore della Federico II, Matteo lorito. Il nodo campano si inserisce in un quadro nazionale più ampio che coinvolge altre sei regioni al voto. “Siamo ancora alla ripresa – ha
spiegato il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini – ci sarà un incontro tra i leader a breve. Abbiamo le idee chiare: si vota in sette
regioni, quindi c’è spazio per tutti i partiti e per mandare avanti le esperienze migliori”. Salvini ha richiamato l’esempio di Marche e Calabria, dove si è puntato sulla continuità con Acquaroli (FdI) e Occhiuto (FI), e del Veneto, dove la Lega con Zaia “governa bene da tanto tempo” e intende confermarsi al vertice.
Ottimismo è stato espresso anche da Forza Italia. “Siamo alle battute finali: giovedì ci sarà un nuovo incontro e sono convinto che ci siamo”,
ha dichiarato il segretario regionale Fulvio Martusciello, intervenendo a un’iniziativa del partito per presentare la piattaforma programmatica
in vista delle Regionali. “Siamo alla fase in cui bisogna tirare le somme e scegliere”, ha ribadito l’eurodeputato azzurro, ricordando come siano stati valutati sia profili politici – tra cui Cirielli – che civici, come Lorito e Romano, oltre a Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione industriali di Napoli, che tuttavia aveva smentito il proprio interesse. Martusciello ha rimarcato la preferenza di Forza Italia per un candidato espressione della società civile:
“C’è un’effervescenza di proposte che ci fa ben sperare anche per una maggiore partecipazione al voto”. Nessuna frattura con Fratelli d’Italia, ha precisato, nonostante le diverse posizioni: “FdI dice spesso che bisogna contare i voti? Concordo. La conta darà in maniera chiara il livello di forza dei singoli partiti. Non c’è nessuna polemica: componiamo le liste e poi vediamo chi prende più voti”. Il capodelegazione di FI a Bruxelles ha lanciato anche un messaggio a Noi Moderati: “Faranno la loro lista alle Regionali e vedremo quello che raccoglieranno. In
teoria dovrebbero essere parte integrante del Ppe e lavorare insieme a Forza Italia, mentre troppo spesso li vedo fare sponda con i partiti che stanno più a destra”.
Gli azzurri, pronti ad aprire le porte ad Azione, annunceranno nuovi ingressi nella loro festa Nazionale a Telese, nel Sannio. Tra gli invitati il cantautore Mogol e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: “Azione parla a un elettorato simile al nostro, può ritrovarsi sulle nostre scelte. Esiste un mondo di consiglieri regionali di centro, ne abbiamo contati circa 20, che in qualche modo hanno difficoltà a ritrovarsi in un
candidato così estremo: la campagna elettorale di Fico è piena di no, noi invece vogliamo una Regione di sì”, ha concluso Martusciello. Ma prima di stringere accordi servirà il nome del candidato. Da venerdì in poi, probabilmente, si potrà provare a cambiare passo.