NAPOLI (pt) – Notte di frenetiche trattative nel centrodestra, per chiudere sulle candidature, con la Lega prima al traguardo delle liste.
Il Carroccio, nei collegi uninominali per la Camera, candida Tina Donnarumma (Acerra) e Attilio Pierro (Eboli); per il Senato c’è la deputata uscente Pina Castiello, in corsa a Napoli. Dunque, nel risiko di coalizione, a Salvini va il collegio senatoriale del capoluogo di regione. Ai centristi di Noi Moderati – il cartello di Toti, Brugnaro, Lupi e Cesa – invece, tocca quello di Fuorigrotta per la Camera. In pista, in questo caso, ci sarà una donna, e il nome sembra quello di Maria Rosaria Rossi, ex parlamentare forzista.
Rinuncia per i centristi, all’opposto, Marco Marin, cui sarebbe andato il secondo collegio in Campania. Ed è il secondo a farlo, dopo Gaetano Quagliariello. Soltanto oggi, però, nel centrodestra sarà chiaro il quadro delle candidature. La partita più complessa appare proprio quella del maggioritario. Tra i papabili resistono Catello Maresca e Stefano Caldoro.
Viceversa Forza Italia potrebbe schierare, in posizione blindata nel plurinominale alla Camera, Marta Fascina, compagna di Silvio Berlusconi (la coppia nella foto), cresciuta a Portici ed eletta, nel 2018, sempre nel proporzionale di Campania 1. Ancora vari nodi da sciogliere, in casa degli azzurri, e tra i centristi di Noi moderati.
Nel partito di Berlusconi i problemi riguarderebbero ancora gli incroci uomo-donna e varie caselle da riempire, oltre naturalmente alla scelta dei nomi da mettere in campo.
Tra le fila della cosiddetta quarta gamba della coalizione poi, tutti garantiti da Fratelli d’Italia, non è ancora chiaro chi candidare in alcuni maggioritari e dove. Fi è in subbuglio, e i tagli si annunciano tanti e dolorosi.
Senza contare la partita del proporzionale, considerata un vero e proprio bagno di sangue.
Dal fortino di Villa Certosa, residenza sarda Berlusconi, non arrivano segnali sul vertice con i fedelissimi, rinviato giovedì per la scomparsa del senatore Niccolò Ghedini, storico avvocato dell’ex cavaliere.
A buon punto Fratelli d’Italia, che più di tutti tiene coperte le sue carte.
Nella sede di FdI, in serata, riunione di coalizione, per gli ultimi incastri su candidature comuni e quote rosa.
Il negoziato prosegue anche tra chiamate e chat, ma si prevede che i partiti si prenderanno tutto il tempo che manca alla scadenza del deposito delle liste, il 22 agosto alle 20.
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