ROMA – Profondo rosso per il Milan. In terra lusitana cade sotto la forza dinamica e l’aggressività del Porto di Conceicao e vede allontanarsi in maniera critica la qualificazione in Champions League. Serviva una prova tutto cuore e coraggio, arrembaggio e grinta per rilanciarsi e tenere vive le speranze per inseguire un posto agli ottavi dopo le due sconfitte contro Liverpool e Atletico Madrid, Ma i giganti in missione, Giroud e Ibrahimovic, abili e arruolati, non sono riusciti a fare la differenza e sopperire alle troppe assenze che il Diavolo è chiamato a fronteggiare in questa fase delicata della stagione. Una rete di Luis Diaz al 65′ legittimata dopo un forcing costante dei lusitani lascia il Milan a zero punti, in totale solitudine all’ultmo posto nel girone B. Servirà adesso una impresa e appellarsi anche alle contingenze di risultati favorevoli per provare a ribaltare un destino che appare già scritto. Se nelle prime due sfide europee l’ardore e la sfortuna non sono mancate, stavolta il Diavolo non ha mostrato tutto il suo furore, pagando probabilmente la poca esperienza a livello europeo di una squadra giovane che nei momenti di difficoltà ha cercato di affidarsi ai due senatori che non hanno avuto la capacità di incidere. Il Porto si è costruito il successo con ordine e tanta corsa, provando più soluzioni offensive puntando tutto su velocità, verticalizzazioni e palleggio. Il Milan ha faticato nel trovare le misure, soffocato dalla vivacità del centrocampo dei lusitani.
Pioli inserisce dal 1′ Giroud e Leao con Krunic trequartista al posto di Daniel Maldini e in sostituzione di Brahim Diaz (a casa con il Covid). Confermato Ballo-Tourè mentre al posto dell’altro rossonero positivo, Theo Hernandez, in campo Calabria con Kalulu a destra. Nel Porto Pepe inamovibile al centro della difesa, a centrocampo le certezze Uribe e Sergio Oliveira. Il match si accende subito per ritmo e intensità e i padroni di casa sfiorano subito il gol al 5′ colpendo il palo con Luis Diaz, miglior marcatore della formazione portoghese con sei reti all’attivo in questo inizio di stagione. Un brivido che mette in guardia i rossoneri. La squadra di Pioli prova subito ad alzare il baricentro per evitare che il Porto organizzi al meglio la manovra ma i lusitani fanno viaggiare velocemente il pallone mettendo in continua apprensione il Diavolo. Ballo Tourè va più volte in difficoltà sulla pressione avversaria, Taremi sfrutta un errore difensivo di Saelemakers con conclusione a lato, poi è Bennacer a salvare in scivolata un tiro di potenza sferrato sempre dall’attaccante iraniano. Il Milan non riesce a rallentare il ritmo, spesso va in affanno e mostra di contenere a fatica le incursioni in verticale del Porto. In avanti ci prova prima Giroud senza fortuna e poi Krunic (sopraffatto spesso dagli avversari) cercando di trovare una sponda con Saelemaekers ma Pepe è attento e con il fisico libera l’area. Il Milan si affida a ripartenze rapide e azioni in velocità ma gli spazi sono limitati e i giocatori a volte si trovano isolati. Il Porto è bravo invece a recuperare palla, sfruttare al meglio il break affidandosi meno alla costruzione del gioco. E ancora una volta dimostra di gestire le partite con agonismo e una dinamicità che spesso fanno la differenza. Il Milan ha il merito nel primo tempo di difendersi bene negli ultimi 20 metri ma sono troppe le lacune sotto l’aspetto del gioco confezionando una sola vera occasione con Giroud di testa al 43′.
Serve una maggiore spinta soprattutto sulla fasce per scardinare la difesa dei lusitani. Ma la ripresa non scambia spartito. Il Porto però continua a spingere con insistenza rendendo sempre molto difficile al Milan la costruzione della manovra. Taremi lascia partire un sinistro che termina di poco a lato. Tomori è bravo a disinnescare Otavio su un errore di Ballo-Tourè. Pioli decide allora di gettare in mischia il totem Ibrahimovic per Giroud, inserendo Kalulu per Ballo-Tourè e Romagnoli per Tomori. Il Diavolo prova a prendere le misure per arginare gli assalti con lo svedese che cerca di alzare la squadra e giocare con maggiore ordine. Ma la sostanza non cambia e al 65′ il Diavolo finisce ko. Scontro in area tra Taremi e Bennacer, palla che arriva a Luis Diaz che con un destro secco batte Tatarusanu che si tuffa in leggero ritardo. Proteste rossonere per un contatto falloso tra ui due ma l’arbitro non ha dubbi. Pioli cambia ancora, fa entrare prima Bakayoko e poi Maldini per Krunic. Ma non è serata, Ibra non incide e il resto della squadra non ha più le forze per gettarsi avanti con concretezza. Il Milan alla terza sconfitta in tre partite vede sfumare sempre di più la sua permanenza in Champions.
(LaPresse)