Champions League, l’Atalanta si ferma agli ottavi: il Real Madrid domina 3-1 e va ai quarti

I Blancos hanno sfruttato le disattenzioni della Dea

Real Madrid-Atalanta (Photo by Ruben Albarran / PRESSINPHOTO)

TORINO – La favola dell’Atalanta si conclude a Valdebebas. Ma probabilmente era già terminata tre settimane fa a Bergamo, con la sconfitta maturata nel finale e le annesse polemiche per la prematura espulsione di Freuler. Il Madrid in versione Real spegne i sogni europei della Dea con una gara solida e accorta tatticamente. Il 3-1 porta la firma nobile di Benzema e Sergio Ramos (su rigore), assenti all’andata e determinanti al ritorno, con la loro esperienza e la loro qualità tecnica, prima del tris nel finale marcato Asensio. Il primo è letale nell’approfittare poco dopo la mezz’ora dell’errato disimpegno di Sportiello, il secondo blinda il pacchetto arretrato e chiude a doppia mandata la qualificazione ai quarti di Champions League con un penalty perfetto.

Agli orobici sono mancate le gambe – i blancos fisicamente sono apparsi più tonici – e soprattutto idee e personalità nei suoi uomini migliori. Da Zapata a Ilicic (entrati nella ripresa), passando per Malinovskyi e Muriel, nessuno dei big della Dea è riuscito a fare la differenza. Zinedine Zidane con un atteggiamento pragmatico è riuscito ad annullare l’ardore e la furia che ha reso grande l’Atalanta in Italia. Della squadra garibaldina e capace di rispondere colpo su colpo, lottando su ogni pallone, si è visto poco o nulla. A parte la rete su punizione di Muriel, arrivata troppo tardi per cambiare la storia del match, anche perché subito dopo Asensio, entrato una manciata di minuti prima, ha chiuso definitivamente la partita.

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