Champions League: per le italiane comincia la Settimana Santa

La Juve di Sarri non può mancare l’appuntamento con la vittoria contro il Bayer Leverkusen, per non compromettere il percorso in Champions. L’Inter di Conte scalda i motori per il big match con il Barcellona di Messi e l’Atalanta contro lo Shakhtar. Il Napoli in Belgio contro il Genk

LAPRESSE / AFP

Per le italiane in Champions comincia la Settimana Santa: Juve, Inter e Atalanta alla prova verità. Delle quattro sta meglio il Napoli a cui basterebbe anche un pari.

Qui Juventus

La Juve arriva dopo aver pareggiato per 2-2 contro l’Atletico Madrid mentre il Bayer Leverkusen è già praticamente obbligato a vincere per non perdere ulteriore terreno in classifica dopo la sconfitta casalinga con la Lokomotiv Mosca. La Juve non può sbagliare: questa sera all’Allianz Stadium serve vincere, magari senza subire gol. Assenti Danilo e De Sciglio, rientra in formazione Alex Sandro dopo il viaggio in Sudamerica per la morte del papà. Insomma allo Stadium serviranno tre punti per dormire sonni tranquilli e viaggiare verso la qualificazione agli ottavi. Dybala e Higuain si giocano un posto da titolare al fianco di Cristiano Ronaldo.

Qui Inter

L’Inter di Conte viaggia a vele spiegate in campionato ma viene dal pareggio in Champions contro lo Slavia Praga. Per quanto concerne la formazione da mandare in campo a Barcellona, sulla destra potrebbero alternarsi Candreva e D’Ambrosio, nella zona nevralgica del campo invece sicuro sembra l’impiego di Barella mentre in avanti dovrebbero esserci Sanchez e Lukaku.

Qui Napoli

Viaggia sul velluto il Napoli di Ancelotti in Champions dove l’attende un match tutt’altro che preoccupante. Sembra risolto inoltre il problema muscolare di Manolas, mentre di tutt’altro genere appaiono le condizioni di Maksimovic, uscito in stampelle dallo stadio con una vistosa fasciatura sulla gamba destra.

Qui Atalanta

Che sia una partita decisiva per l’Atalanta contro lo Shakhtar Donetsk questa sera a San Siro sembra scontato. E dovrà anche essere un’Atalanta diversa, meno impaurita di quella vista a Zagabria e soprattutto più consapevole di sé dopo la vittoria roboante contro il Sassuolo.

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