MILANO – L’Inter vola sulla Lu-La. Una straordinaria prestazione della coppia Lautaro Martinez-Lukaku consente alla squadra di Conte di espugnare il campo dello Slavia Praga con un netto 3-1 e fare un passo in avanti fondamentale verso gli ottavi di finale. Con questa vittoria e la concomitante sconfitta del Borussia Dortmund a Barcellona, l’Inter agguanta proprio i tedeschi al secondo posto nella classifica del Girone F ma con lo scontro diretto favorevole. Nell’ultimo turno, infatti, la squadra di Conte battendo il Barça già qualificato a San Siro sarebbe promosso a prescindere dal risultato del Borussia.
Slavia già eliminato anche dall’Europa League. Prova di grande maturità da parte dei nerazzurri, che soffrono all’inizio per poi uscire alla distanza. La coppia Lautaro-Lukaku ormai è una macchina da guerra perfetta, capace di triturare qualsiasi avversario gli capiti a tiro. A prescindere da come finirà contro Messi e compagni, l’Inter di Conte è sulla buona strada verso il salto di qualità per tornare nel gotha del calcio europeo.
Costretto a fare a meno di Niccolò Barella, operato oggi al ginocchio, Conte schiera al suo posto Borja Valero. Lo spagnolo giocherà da regista con Brozovic spostato a mezzala. E’ questa una delle due novità nell’11 nerazzurro rispetto alla gara con il Torino: l’altra è la presenza di Candreva a destra al posto di D’Ambrosio.
In avanti la coppia Lautaro-Lukaku
Inizio aggressivo dello Slavia, che costringe l’Inter a qualche palla persa di troppo in fase di costruzione. I cechi avanzano a folate e dopo 5′ si rendono già pericolosi con un colpo di testa di Husbauer di poco fuori, su cross dalla destra di Stanciu. Pronta la replica nerazzurra, con una girata di sinistro rasoterra dal limite di Lautaro a lato di poco. I padroni di casa si confermano squadra molto ben organizzata e con una facilità di palleggio che costringe l’Inter ad inseguire. Come a Dortmund, però, quando riparte la squadra di Conte è micidiale. Così al 19′ i nerazzurri passano con una splendida girata al volo di Lautaro da centro area, su assist dalla destra di Lukaku dopo una dirompente azione personale.
Il ‘Toro’ un minuto dopo ha una palla buona per il raddoppio, ma il suo sinistro dal limite è debole e centrale. Lo Slavia prova a reagire riversandosi nella metà campo interista: cechi pericolosi con Frydrych, Masopust e Soucek. Al 35′ annullato il raddoppio dell’Inter con Lukaku, l’arbitro va infatti a vedere il VAR per un contatto precedente in area nerazzurra fra De Vrij e Olayinka. E’ rigore, che Soucek trasforma: 1-1.
Dopo un primo tempo di sofferenza, nella ripresa l’Inter prova ad alzare il suo baricentro
Borja Valero avanza sulla linea di centrocampo e Lukaku viene cercato con maggior frequenza. E’ Brozovic, però, ad avere la palla buona ma calcia alto da ottima posizione. Nerazzurri sempre più padroni del campo con il passare dei minuti, mentre lo Slavia sembra pagare la fatica di una prima frazione a mille all’ora. I cechi però quando attaccano sono sempre pericolosi, tanto da sfiorare il 2-1 prima con Masopust (destro da fuori deviato, sventa Handanovic) e poi con il neo entrato Traore. Inter a sua volta vicina al vantaggio due volte, ma è sfortunata con le traverse colpite da Lukaku e Borja Valero nel giro di pochi minuti.
A venti dalla fine Handanovic tiene in vita l’Inter, quando salva alla disperata su Masopust presentatosi da solo in area dopo una sanguinosa palla persa di Borja Valero. Finale al cardiopalma, con l’Inter alla ricerca del gol che vale gli ottavi e lo Slavia quello per rientrare in corsa per l’Europa League. Nerazzurri due volte vicini al vantaggio con Lautaro, lo Slavia con Frydrych. Conte getta nella mischia anche il baby Esposito e un minuto dopo arriva il meritato vantaggio di Lukaku all’81’ complice una clamorosa scivolata di Frydrych, che gli lascia campo libero verso la porta.
Le emozioni non sono finite, perchè lo Slavia sfiora subito il pari con Soucek. La partita la chiude Lautaro, con un altro splendido gol al volo di destro su assist ancora di un immenso Lukaku all’88’. Il belga completa la festa con il definitivo 4-1 che vale la doppietta personale anche per lui. (LaPresse)