Charlottesville, Ivanka Trump più dura del padre contro razzisti e neonazi

Ivanka Trump si schiera contro "suprematismo bianco, razzismo e neonazismo", poche ore prima delle previste manifestazioni dei neonazisti a Washington, nel primo anniversario dei fatti di Charlottesville, in Virginia.

Washington (Usa), 12 ago. (LaPresse/AFP) – Ivanka Trump si schiera contro “suprematismo bianco, razzismo e neonazismo”, poche ore prima delle previste manifestazioni dei neonazisti a Washington, nel primo anniversario dei fatti di Charlottesville, in Virginia. La figlia e consigliera del presidente americano Donald Trump sembra condannare i movimenti di estrema destra ben più del padre, che appare riluttante a prendere posizioni decise in merito. Davanti alla Casa Bianca sono in programma un corteo dello stesso gruppo suprematista bianco che manifestò in Virginia, dove un suo simpatizzante uccise una dimostrante antirazzista e ne ferì altri 19. In parallelo, marceranno anche gli antirazzisti. Le autorità hanno previsto massicce misure di sicurezza e le armi sono state vietate nella zona delle proteste. Le autorità di Charlottesville hanno dichiarato lo stato di emergenza, nel timore di violenze. “Un anno fa a Charlottesville siamo stati testimoni di una brutta esibizione di odio, razzismo, fanatismo e violenza”, ha twittato Ivanka Trump. “Mentre gli americani hanno la benedizione di vivere in una nazione che protegge libertà, libertà di stampa e diversità d’opinione. Dunque non c’è posto per suprematismo bianco, razzismo e neonazismo in questo grande Paese”, ha proseguito.

In un terzo post, ha aggiunto

“Invece di abbatterci l’un l’altro con odio, razzismo e violenza, possiamo sollevarci l’un l’altro. Rafforzare le nostre comunità e adoperarci per aiutare ogni americana e ogni americano a raggiungere il proprio potenziale!”. I tweet della figlia del magnate repubblicano si fanno notare. Perché lui fu al centro di aspre polemiche per la sua risposta alle violenze di Charlottesville. Inizialmente Trump evitò qualsiasi tipo di condanna dei suprematisti bianchi, che avevano sfilato con torce accese ricordando le dimostrazioni dei membri incappucciati del Ku Klux Klan. Il presidente disse che c’erano “persone ottime in entrambe le parti”. Tra i razzisti così come tra gli antirazzisti. Due giorni dopo, a seguito di una valanga di critiche e polemiche, dichiarò: “Il razzismo è male e coloro che causano violenza nel suo nome sono criminali e teppisti. Inclusi KKK, neonazisti, suprematisti bianchi e altri gruppi d’odio”.

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