Chi era Shinzo Abe, l’ex premier giapponese ucciso durante un discorso elettorale

AFP PHOTO / GEOFF ROBINS

TOKYO – Il premier nazionalista malvisto da Cina e Sud Corea, Shinzo Abe, dopo alcune ore di agonia è morto. Non ce l’ha fatta per le gravi ferite riportate nell’attentato di poche ore prima. LO si ricorderà per l’ottimo lavoro svolto per il suo Paese che grazie a lui ha saputo ritrovare una certa solidità economica. La politica estera lo ha visto più volte in contrasto con Cina e Corea del Sud causa la sua visione nazionalista. Nota la sua malattia: la colite ulcerosa tenuta a bada da una adeguata terapia farmacologica.

Le tappe della carriera
Abe è nato a Tokyo il  21 settembre del 1954. Figlio di Shintaro Abe, ministro degli Esteri del Giappone e nipote di Nobusuke Kishi, ex primo ministro, ha studiato scienze politiche presso la Seikei University di Tokyo. Si è traferito successivamente negli Usa per studiare Politiche pubbliche all’Università della California meridionale. Solo nel 1979 ha cominciato il suo rapporto lavorativo presso la Kobe Steel nel suo massimo splendore economico. Azienda che però ha abbandonato dopo tre anni per ricoprire nuovi incarichi alla Farnesina e nel Partito Liberal Democratico al potere.

L’elezione
Eletto nel 2003 in rappresentanza della prefettura sudoccidentale, è stato membro della fazione Mori del partito, guidato precedentemente dal padre poi morto nel 1991. Nel 2005 è giunta la nomina che lo ha visto  ‘capo segretario di gabinetto’, scorcio di tempo in cui si è fatto carico dei negoziati per il rimpatrio dei cittadini giapponesi rapiti in Corea del Nord. Successivamente è anche giunta ’elezione a capo dell’Ldp, con la carica di primo ministro l’anno successivo. Ruolo che però ha abbandonato nel 2006. Nel 2021 è diventato per la seconda volta primo ministro.

La fine
Dal 2014 al 2020 ha assolto ad altri due mandati come primo ministro che gli hanno dato la possibilità di sviluppare buoni rapporti con l’allora presidente Donald Trump. Nell’agosto 2020 ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di primo ministro per motivi di salute. Poi l’attentato di oggi a Nara che ha messo fine alla sua lunga carriera politica.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome