Ciancio a processo per concorso esterno in associazione mafiosa, la Procura chiede di ascoltare in aula i collaboratori di giustizia

CATANIA (Giuseppe Tallino) – Problemi logistici: la prossima, fissata per il 10 aprile, sarà un udienza breve. Mario Ciancio Sanfillipo, imprenditore ed editore del quotidiano La Sicilia di Catania, è stato rinviato a giudizio dal gup Loredana Pezzino. Il business-man, difeso dai legali Giulia Bongiorno e Carmelo Peluso, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Lo scorso 20 marzo, dinanzi alla prima sezione penale del tribunale di Catania, i pm Antonino Fanara e Agata Santonocito e  il collegio difensivo hanno già presentato le richieste di prova. La Dda, per la prima data di aprile, avrebbe voluto entrare nel vivo del dibattimento interrogando alcuni collaboratori di giustizia: per questioni di ‘aule’, però, il tutto, salvo ulteriori rimandi, è stato rinviato al 26 aprile.  Al processo sono costituiti parti civili Libera, il comune di Catania e i familiari del vicequestore aggiunto Giuseppe Montana, assassinato da Cosa nostra nel luglio del 1985, rappresentati dall’avvocato Goffredo D’Antona. Stando a quanto accertato dall’Antimafia, il quotidiano diretto da Ciancio avrebbe negato la pubblicazione  del necrologio per il terzo trigesimo dalla morte di Montana. L’inchiesta condotta dalla Procura di Catania inizialmente era sfociata nella richiesta di archiviazione. Il gup Luigi Barone, però, rispedì gli atti nuovamente ai pm che, in seconda battuta, proposero la richiesta di processo per Ciancio. L’istanza dell’accusa, tuttavia, ricevette la bocciatura del giudice Bernabò Distefano: per l’imprenditore fu stabilito ‘il non luogo a procedere’. Se l’editore de La Sicilia oggi è a giudizio è perché quel provvedimento fu appellato dagli inquirenti in Cassazione.

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