MILANO – Ciclismo: Giro d’Italia, sono 7 le tappe per i velocisti. Il Giro d’Italia 2022 che partirà dall’Ungheria prevede sette tappe adatte alle ruote veloci del gruppo. Le prime due si svolgeranno sul suolo magiaro, le altre sul territorio italiano. “È un Giro ricco di ottime occasioni per i velocisti. Forse l’arrivo della prima tappa è più favorevole per un finisseur o un velocista che tiene bene in salita – ha raccontato Elia Viviani – Mi piacerebbe poter lottare per conquistare nuovamente la Maglia Ciclamino e provare a vincere qualche tappa come quella di Treviso, vicino ai miei tifosi, o quella di Reggio Emilia. Sicuramente c’è terreno per ripetere un Giro come quello del 2018: sarebbe un sogno!”. Queste nel dettaglio le sette tappe per velocisti.
BUDAPEST – VISEGRÁD: 195 km – 900 m – Tappa lievemente ondulata attraverso la pianura a nord della capitale fino a costeggiare il confine slovacco segnato dal Danubio presenza imponente e costante in questa zona. Si toccano alcune località di prestigio come Székesfehérvár ed Esztergom con la sua imponente basilica. Finale impegnativo una volta lasciata la riva del Danubio. Dal centro di Visegrád di sale per circa 5 km al 5% fino al castello reale dove verrà assegnata la prima Maglia Rosa al termine di una volata sempre più ristretta.
KAPOSVÁR – BALATONFÜRED: 201 km – 890 m – Tappa del Lago Balaton, il mare d’Ungheria. Dopo una prima parte in cui attraverso lievi ondulazioni ci si avvicina al lago si raggiungono Nagykanizsa e poi Hévíz con il suo lago termale e d lì si percorre la regione del Balaton. Il paesaggio è chiamato la Provenza d’Ungheria e presenta saliscendi di origine vulcanica che caratterizzano il percorso in quella parte. Ultimi 50 km lungo la costa cona la sola brevissima asperità dell’Abbazia di Tihany. Finale quasi senza curve per la prima volata di gruppo compatto.
CATANIA – MESSINA: 172 km – 1200 m – Tappa classica del Giro in Sicilia. Da Catania fino a Messina partendo dalla costa orientale per portarsi tramite Portella Mandrazzi e le sue dolci pendenze, sulla costa settentrionale dove si toccano località come Villafranca Tirrena, Ganzirri con l’enorme Pilone dello Stretto del vecchio elettrodotto. Una tappa per velocisti che presumibilmente vedrà una volata di gruppo compatto al termine.
PALMI – SCALEA (Riviera del Cedri): 192 km – 900 m – Tappa leggermente ondulata ancora una volta probabilmente da concludersi con una volata. Dopo una prima parte leggermente accidentata tra Mileto, Vibo Valentia e Pizzo, la corsa segue la costa Tirrena della Calabria con i suoi brevi saliscendi. Finale che si preannuncia velocissimo per il gruppo compatto.
SANTARCANGELO DI ROMAGNA – REGGIO EMILIA: 201 km – 480 m – Tappa completamente pianeggiante che assieme alla terza è la più lunga del Giro. Dalla Partenza fino a Bologna si percorre la via consolare Emilia praticamente sempre diritta attraverso la pianura emiliana. Dopo Bologna la tappa tocca alcune delle località del cratere del terremoto del 2012. San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, Carpi e Correggio. Il percorso sfila lungo strade rettilinee e pianeggianti fino a raggiungere Reggio Emilia per la volata che si preannuncia a ranghi compatti.
SANREMO – CUNEO: 157 km – 1450 m – Tappa relativamente breve e di media difficoltà. Si percorre in senso inverso quella che è stata la Sanremo estiva del 2020. Da Sanremo si tocca Imperia per salire al Colle di Nava e giunti a Ceva virare verso Cuneo. Si toccano dopo diverse stagioni alcuni luoghi simbolo del Giro nella zona come il Santuario di Vicoforte e Mondovì. Finale veloce lungo la piana cuneese per giungere alla volata conclusiva.
BORGO VALSUGANA – TREVISO: 146 km – 570 m – Tappa leggermente ondulata ancora una volta probabilmente da concludersi con una volata. Dopo una prima parte leggermente accidentata tra Mileto, Vibo Valentia e Pizzo, la corsa segue la costa Tirrena della Calabria con i suoi brevi saliscendi. Finale che si preannuncia velocissimo per il gruppo compatto.
(LaPresse)