LUCCA – È stato scarcerato ed è tornato in Germania Rehinard Doring Falkenberg, 76 anni, condannato anni fa per essere stato uno dei torturatori del regime di Pinochet in Cile e considerato uno dei cileni più pericolosi al mondo tra i ricercati dall’Interpol. La notizia, anticipata dal Corriere Fiorentino, è confermata a LaPresse dalla sua legale in Italia, Benedetta Bisaccioni, del foro di Firenze. “Sono scaduti i termini della misura cautelare – dice a LaPresse – che per gli ultimi tre giorni era quella dell’obbligo di firma, avendo accolto la Corte di Appello l’istanza della difesa di modifica della misura cautelare detentiva in carcere, in quanto la detenzione era incompatibile con lo stato psico-fisico del signor Doring”. L’uomo, residente a Gronau, nella Renania settentrionale, era detenuto nel carcere di Lucca dallo scorso 22 settembre, in attesa di estradizione, che però sarebbe arrivata troppo tardi, anche se solo di qualche giorno: allo scadere dei due mesi di detenzione è stato quindi scarcerato.
Rehinard Doring Falkenberg era arrivato in Versilia lo scorso 22 settembre da turista, con un pullman di pensionati tedeschi. Appena aveva consegnato i documenti alla reception dell’hotel di Forte dei Marmi dove alloggiava è scattato l’alert e la segnalazione alle forze dell’ordine. Sono stati quindi gli agenti del commissariato di polizia di Forte dei Marmi ad arrestarlo. Sulle sue spalle pesa la condanna definitiva per il sequestro e la sparizione di studenti e militanti che si opponevano alla dittatura negli anni Settanta, tra cui il fotografo italo cileno Juan Maino, scomparso a 27 anni. Nel provvedimento del tribunale era stato disposto che se non fosse arrivata la richiesta di estradizione entro il 22 novembre, la misura cautelare avrebbe perso di efficacia e il cittadino tedesco sarebbe tornato in libertà: così è stato, e lunedì scorso Falkenberg ha potuto lasciare il carcere di Lucca e tornare in Germania. Falkenberg era fuggito dal Cile nel 2005, mentre era in corso il processo per crimini contro l’umanità per essere stato uno dei leader di Colonia Dignidad, una colonia nazista sulle Ande, a 350 chilometri a sud di Santiago che, durante il regime di Pinochet, era stata trasformata in centro di detenzione per oppositori cileni, arrestati e fatti sparire.
(LaPresse)