Cimitero Monumentale, altra chiusura

NAPOLI – “L’arte contemporanea deve far discutere”, ha detto il sindaco Gaetano Manfredi rispondendo alle tante perplessità sulla nuova installazione in piazza Municipio. L’arte, sì, può far discutere. Non dovrebbero, invece, far discutere i cimiteri, che a Napoli sono una vera e propria piaga. L’ultimo capitolo della lunga serie di difficoltà delle aree cimiteriali, che pure un valore storico enorme nel capoluogo partenopeo ce l’hanno, è la chiusura del cimitero Monumentale, provocata da una ‘copiosa perdita idrica’.

Ad annunciarla ai cittadini napoletani un bel foglio di carta stampato e affisso sui cancelli del camposanto. “Sino a nuova disposizione il cimitero non sarà accessibile, in quanto, in prossimità del varco 3, è stata riscontrata una copiosa perdita idrica. Tale evento improvviso richiederà una riparazione delle tubature e la conseguente disalimentazione della fornitura idrica per l’intero cimitero, con le prevedibili ripercussioni di natura igienico sanitaria che tale interruzione comporta”. I servizi non si fermano, le visite sì. Il varco 3, va ricordato, è nella stessa zona dei devastanti crolli dei mesi scorsi sui quali ancora non è stata fatta ancora totale chiarezza, al di là della certezza che si tratta di una questione legata alle tubature. Che obsolete erano e obsolete sono rimaste, evidentemente. Oggi, non ieri, il Comune correrà ai ripari avviando le verifiche del caso e i lavori di riparazione.

Si spera che i tempi saranno rapidi visto che nel foglio di avviso affisso davanti all’ingresso del cimitero non è indicata alcuna data di riapertura. Ma i problemi di cimiteri non si limitano a questioni di rete fognaria. Il degrado in praticamente tutte le aree cittadine che ospitano chi non c’è più è devastante e viene sistematicamente denunciato da cittadini e associazioni. Senza che nulla cambi in modo definitivo, però. Anche in consiglio comunale il problema è stato sollevato a più riprese, ma oltre le rassicurazioni non si è andati. Ciò che non va dimenticato è che i cittadini pagano per i cimiteri. Quella di ieri è l’ennesima brutta pagina per la gestione di queste aree così importanti nei sentimenti dei napoletani. A poche settimane dalla commemorazione dei defunti non è un gran bel segnale. Ora si sta correndo ai ripari. Ancora una volta. Ma, forse, servirebbe une riflessione più profonda sul tema.

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