Cina, panico per scandalo vaccini anti-rabbia: Xi chiede indagine severa

Scandalo per i vaccini anti-rabbia dell'azienda farmaceutica Changchun Changsheng in Cina. L'ente regolatore cinese dei farmaci e degli alimenti (CFDA) ha annunciato domenica di avere fatto fermare la produzione del vaccino.

/ AFP PHOTO / SIMON MAINA
Shanghai (Cina), 23 lug. (LaPresse/AFP) – Scandalo per i vaccini anti-rabbia dell’azienda farmaceutica Changchun Changsheng in Cina. L’ente regolatore cinese dei farmaci e degli alimenti (CFDA) ha annunciato domenica di avere fatto fermare la produzione del vaccino. Questo dopo avere scoperto dati di produzione falsificati e altri problemi nel corso di un’ispezione, sollevando timori sulla sicurezza. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha chiesto “severità” per queste pratiche definite “odiose”. “Questa violazione delle leggi e delle regole di produzione dei vaccini è odiosa e scioccante”. Ha dichiarato Xi Jinping mentre si trovava in Africa, secondo le parole riportate dalla tv di Stato Cctv. “Le autorità e i servizi coinvolti devono dare la più grande importanza a questo caso e condurre immediatamente un’inchiesta per stabilire i fatti”. Ha proseguito, sottolineando che “tutto va trattato con severità, conformemente alla legge”.

le indagini

Cinque alti responsabili della società farmaceutica, fra cui la ceo, sono stati fermati per essere interrogati, ha annunciato lunedì la polizia di Changchun, città in cui ha sede la ditta in questione. Domenica sera già il premier cinese Li Keqiang aveva fatto appello alla “tolleranza zero”, assicurando che l’impresa aveva “superato la linea rossa dell’etica”. La CFDA ha annunciato che le dosi incriminate non avevano lasciato la fabbrica, ma i media di Stato hanno riferito il contrario. Si è sollevato un polverone di polemiche, anche sui social network, in cui molti utenti mettono in dubbio l’affidabilità del sistema farmaceutico e alimentare e i genitori temono un’eventuale somministrazione di vaccini non sicuri ai propri figli.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome