MILANO – La Cina respinge l’accusa di cyber hacking a Microsoft Exchange. L’ambasciata cinese presso l’UE afferma che “un certo paese in Occidente” ha abusato dei suoi vantaggi tecnologici per anni, senza nominare gli Stati Uniti. Cinque delle missioni diplomatiche di Pechino denunciano le accuse di coinvolgimento dello stato nell’hacking di Microsoft Exchange come cospirazione politica. Lo riferisce il South China Morning Post.
L’amministrazione Usa di Joe Biden e gli alleati occidentali hanno formalmente accusato la Cina lunedì di un massiccio attacco al software del server di posta elettronica Microsoft Exchange e hanno affermato che gli hacker criminali associati al governo cinese hanno effettuato ransomware e altre operazioni informatiche illecite.
(LaPresse)