Cina, Pil in frenata: nel III trimestre crescita più lenta da 27 anni ad oggi

AP Photo/Elizabeth Dalziel

MILANO – Cina, Pil in frenata: nel III trimestre crescita più lenta da 27 anni ad oggi. Colpo di freno dell’economia cinese, che nel terzo trimestre procede al passo più lento da 27 anni a questa parte. Riflettendo le difficoltà del processo di negoziazione con gli Stati Uniti nell’ambito della guerra commerciale ormai in atto da tempo.

Nei mesi estivi, il Pil della potenza asiatica ha ridotto il suo ritmo al +6% su base annua. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, dopo che in quelli primaverili aveva segnato una crescita del 6,2%. “L’economia è sottoposta a pressioni crescenti”, ha chiarito in proposito Mao Shengyong, portavoce dello stesso Ufficio, citando “un ambiente difficile” in Cina e all’estero.

Dall’inizio di settembre sono infatti entrati in vigore i nuovi rincari dei dazi su un miliardo di dollari di prodotti cinesi importati ogni anno negli Usa. Nello stesso mese, le esportazioni cinesi hanno subito il declino più forte in otto mesi. Le vendite all’estero sono diminuite del 3,2% su base annuale dopo il calo dell’1% di agosto. Deludendo le attese degli esperti interpellati da Bloomberg che prevedevano un calo limitato al 2,8%.

Schiarita all’orizzonte

Una schiarita potrebbe essere all’orizzonte, visto che in ottobre Pechino e Washington hanno raggiunto una intesa di massima sui temi della proprietà intellettuale, dei servizi finanziari, dei cambi monetari e dell’agricoltura. Un passo avanti che ha consentito di stoppare l’entrata in vigore di ulteriori rincari previsti a partire dal 15 ottobre. Ma l’accordo vero e proprio, come confermato anche dal segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, resta ancora da scrivere.

Il Fondo monetario internazionale, nel frattempo, ha limato le sue previsioni di crescita del Pil cinese al 6,1% per il 2019. Un decimo di punto percentuale in meno rispetto alle precedenti stime. “Nei primi tre trimestri, l’economia ha mantenuto una stabilità complessiva”, ha comunque voluto evidenziare Mao Shengyong.

In settembre, stando alle rilevazioni dell’ufficio di statistica, sia la produzione infustriale che le vendite al dettaglio hanno messo a segno dei progressi, rispettivamente del 5,8% e del 7,8% annuo, presentandosi in accelerazione da agosto. A stemprerare gli ottimismi, però, è arrivato anche il dato relativo agli investimenti in asset fissi, che sono cresciuti del 5,4% dall’inizio dell’anno alla fine di settembre: meno del 5,5% previsto dagli analisti e del 5,5% messo a segno un mese prima.

(LaPresse/AFP)

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