MILANO – La Festa del Cinema di Roma riparte con la voglia di tornare in sala dopo tanti mesi complicati: lo fa nel segno delle donne e con grandi eventi, tra i quali l’omaggio a Gigi Proietti con il documentario di Edoardo Leo.
“Qui parliamo di grinta, grande forza, voglia di ripartire. Quest’anno, sempre in sicurezza, c’è voglia di essere nella normalità”, spiega la presidente della Fondazione Cinema per Roma, Laura Delli Colli, nel corso della presentazione della kermesse, in programma dal 14 al 24 ottobre. E il direttore artistico, Antonio Monda, sottolinea: “È un anno di ripresa, di rinascita, ma ancora eccezionale, ancora bisogna viverlo con cautela. Sono molto orgoglioso di un programma molto ricco, che nasce da un gioco di squadra. Un dato importante è che abbiamo 22 registe donne. Sono 22 anche i Paesi rappresentati, tra i quali ci sono novità come il Kosovo o la Repubblica Dominicana. Avremo 35 prime mondiali, in una Festa molto al femminile e molto internazionale”.
L’obiettivo è anche dare una spinta al ritorno nelle sale, come sottolinea il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a cui fa eco Delli Colli lanciando un appello: “Mi auguro che presto si parli di una capienza allargata, appoggiamo la richiesta di Siae e le 17mila firme raccolte per portare la capienza delle sale al 100%. Perché il cinema è uno dei luoghi più sicuri”.
Come sempre, sono tante le iniziative per portare la manifestazione anche fuori dalla sede ufficiale, l’Auditorium Parco della Musica: “Andremo anche a Rebibbia, porteremo la festa anche in ospedale grazie alla collaborazione con il Policlinico Gemelli, ci sono iniziative in tutta la città, accendiamo gli schermi un po’ ovunque. Vogliamo soprattutto riaccendere, in particolare nei giovani, la voglia di tornare al cinema”, spiega Delli Colli, rivelando che “il budget di quest’anno è 4 milioni e 165mila euro, mezzo milione in più rispetto al 2020”.
Monda alza il sipario sulle tante iniziative in programma: tra le altre, “ci saranno tre mostre, una dedicata a Zerocalcare, una alle donne afghane, argomento sul quale siamo molto sensibili, e una sul Marchese del Grillo. Abbiamo restaurato ‘C’eravamo tanto amati’, in omaggio a Ettore Scola, nel 90esimo anniversario della nascita, e a Nino Manfredi, nel centenario”.
Ad aprire la manifestazione sarà ‘The Eyes of Tammy Faye’ di Michael Showalter con Jessica Chastain, che sarà anche protagonista di uno degli incontri con il pubblico. Così come i mostri sacri Tim Burton e Quentin Tarantino, che saranno a Roma per ritirare il premio alla carriera. Altri ‘Incontri ravvicinati’ in programma sono quelli con Claudio Baglioni e Alfonso Cuaron. Della selezione ufficiale fanno parte tra gli altri film come ‘L’Arminuta’ di Giuseppe Bonito, ‘C’mon c’mon’ di Mike Mills con Joaquin Phoenix, ‘Charlotte’ di Eric Warin e Tahir Rana con Keira Knightley, il documentario ‘Frank Miller – American Genius’, ‘Zlatan’ sulla storia di Ibrahimovic.
“Prima di ogni film – anticipa Monda – saranno proiettate delle clip, novità accolta con grande successo: quest’anno le clip sono duelli, di ogni tipo, non solo con le armi”. La retrospettiva sarà dedicata ad Arthur Penn, mentre un omaggio sarà riservato a Gigi Proietti, con il documentario di Edoardo Leo ‘Luigi Proietti detto Gigi’. “Una cosa importante e molto bella”, sottolinea Delli Colli.
Tra gli eventi speciali la serie ‘Vita da Carlo’, dedicata alla vita di Carlo Verdone, e la nuova serie di Gabriele Muccino, ‘A casa tutti bene’. I fratelli Manetti mostreranno le prime sequenze di Diabolik.
Roma si prepara dunque a diventare la capitale del cinema internazionale per dieci giorni intensi, in cui comunque saranno sempre rispettate le norme anti Covid: niente folla per le star sul tappeto rosso, che potrà essere ammirato dal pubblico dalla cavea superiore, a distanza e senza assembramenti.
di Claudio Maddaloni
