MILANO – Il regista Woody Allen e Amazon hanno raggiunto un accordo extragiudiziale per fermare una causa milionaria che l’artista aveva intentato contro la società Amazon Studios. Travolto dal ciclone di #MeToo, che lui non ha mai mancato di criticare, e soprattutto colpito dalle accuse di aver abusato di Dylan Farrow, la sua ex figlia adottiva, quando aveva sette anni (accuse che lui ha sempre respinto) Woody Allen si era visto rescindere unilateralmente un importante contratto da parte di Amazon. La società non ha neanche distribuito il suo ultimo film ‘Un giorno di pioggia a New York’. Ora l’artista ha risolto la causa da 68 milioni di dollari per violazione di contratto, con un accordo di cui non sono stati resi noti i termini.
L’accordo
Gli avvocati del regista e di Amazon hanno presentato un avviso congiunto per archiviare il caso in un tribunale di New York. Secondo il sito Deadline, che ha citato fonti vicine all’accordo, per i legali andando avanti con la causa “alla fine non ci sarebbero stati vincitori”. Dunque sia il regista che Amazon Studios hanno comunicato che la causa è stata ritirata, senza però aggiungere ulteriori dettagli.
Allen ha fatto causa ad Amazon a febbraio, dopo che è stato annullato l’accordo con lui per quattro film. Tra questi ‘Un giorno di pioggia a New York’, che è stato girato nel 2017 e vede tra i protagonisti Jude Law, Rebecca Hall, Selena Gomez e Timothée Chalamet. Gran parte del cast si è però poi dissociata dal progetto quando si è ricominciato a parlare delle accuse fatte da Dylan Farrow. In passato Amazon ha già distribuito due film di Woody Allen e la sua serie tv ‘Crisis in six scenes’.
LaPresse