NAPOLI – Clan all’assalto con le estorsioni per il Natale. Ritorsioni contro i commercianti, che non versano la ‘quota’ per le feste. Bande di ladri-rapinatori saccheggiano decine di negozi nel cuore della notte. Gli investigatori sospettano che siano raid mirati nei locali di chi non paga il ‘pizzo’. Da sempre qui definito una sorta di ‘protezione’ dell’organizzazione criminale nel quartiere.
La rappresaglia violenta per lanciare un messaggio a pochi giorni dal Natale e convincere gli altri alla resa. E’ scritto nell’ultima informativa della polizia: bande armate fino ai denti partono da Scampia e saccheggiano i Camaldoli, l’Aversano, la zona di Fuorigrotta stadio, Miano e Secondigliano. Ma è successo poche ore fa in pieno centro: bruciato il Suv di un commerciante cinese in via Battistello Caracciolo. I carabinieri sono intervenuti nel cuore dell’Avvocata per l’incendio dell’auto. Poco prima ignoti avevano dato fuoco al fuoristrada in sosta, di proprietà di un imprenditore di origine cinese.
Ma la tensione è alta anche nel quartiere Poggioreale. Pure qui i clan alzano la voce. E tornano alle armi. Una pattuglia della polizia ha intercettato un commando, che stava trasportando un carico di armi, o droga in via delle Repubbliche Marinare nel cuore della notte. La vettura viaggiava a velocità sostenuta. E questo ha insospettito gli agenti: hanno subito intimato l’alt. Ma la macchina ha accelerato: andata a tutto gas. I poliziotti si sono lanciati all’inseguimento, ma il guidatore è abile ed è riuscito a tenere testa alla Volante per chilometri con una Fiat Panda. Una folle corsa fino ad Afragola, dove hanno abbandonato l’utilitaria e sono scappati a piedi. Ma nella fuga hanno abbandonato diversi oggetti, che gli agenti non sono riusciti a recuperare. Sospettano che nelle buste ci fossero pistole, destinate alle palazzine a Poggioreale. Gli investigatori sospettano nuove tensioni tra i Mazzarella e i Contini per la gestione delle estorsioni. Qui il racket è ripartito in grande stile, dopo la lunga pausa per il Covid. I clan sono in fermento nel centro storico e a Poggioreale. Non solo. Le cosche si stanno spartendo le zone di competenza in vista del ‘pizzo’ di Natale. Ai Mazzarella spetta quasi tutta l’area di Forcella, tranne una piccola porzione: solo alcuni vicoli restano ai nuovi Giuliano. Mentre i Sibillo sono quasi azzerati e non rientrano nella nuova mappa geocriminale. Poche piazze di spaccio sono gestite da personaggi vicini ai Buonerba. L’area è ancora frammentata, anche se i Mazzarella qui sono radicati. Da sempre. Soprattutto perché hanno ‘colonnelli’ sparsi ovunque. Non solo in centro, ma anche nella periferia. Insomma una rete ampia.
In queste ore i boss cercano di mettersi d’accordo per evitare la lite all’ultimo momento, che farebbe saltare il business delle estorsioni natalizie. Cifre da capogiro.
Le riunioni tra ras avvengono al rione Sant’Alfonso (il ‘Connolo’) a Poggioreale. Questo è il contenuto delle ultime informative della polizia. Ora gli investigatori hanno acceso i riflettori. Sanno bene che gli affari illeciti viaggiano sul doppio binario Poggioreale-Forcella. Le mani dei Mazzarella si allungano su Forcella. Lo raccontano i fatti. Pochi giorni fa sempre una Volante della polizia ha intercettato di notte un ragazzo in moto nei vicoli del centro storico. Appena incrocia la pattuglia, si lancia nel dedalo di strade. Ma anche gli agenti dell’Upg conoscono a menadito il labirinto di Forcella e non lo perdono mai di vista. Arrivano altre ‘pantere’. Ma il centauro tiene testa a tutte. Fino a Poggioreale. Qui decide di lasciare la moto. Scappa a piedi in via Claudio Miccoli. La moto non è intestata a lui. Ma dopo una serie di accertamenti incrociati ai terminali, riescono a identificarlo. E’ imparentato con i Mazzarella.