Clan dei Casalesi, ordinanza annullata per Pezzella. Resta in prigione l’imprenditore Fusco

Lo stop al provvedimento per ‘Palummiello’ perché gli elementi per accusarlo di mafia erano già noti in occasione dell’arresto per estorsione

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CASAL DI PRINCIPE – Annullata l’ordinanza di custodia cautelare per Nicola Pezzella, alias ‘Palummiello’, confermata, invece, per l’imprenditore Antonio Fusco e per Hermal Hasany: è quanto deciso dal Riesame in merito alla misura che due settimane fa aveva emesso il giudice Marco Discepolo del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda.

Pezzella, assistito dall’avvocato Danilo Di Cecco, è accusato di associazione mafiosa. Stando a quanto sostenuto dagli inquirenti, prima di tornare in cella nel 2023, aveva sostanzialmente assunto la guida della cosca Schiavone, dedicandosi alle estorsioni e al traffico di droga. La difesa di ‘Palummiello’ aveva sollevato la cosiddetta ‘contestazione a catena’, ravvisata dai giudici del riesame che hanno deciso di annullare l’ordinanza. In sostanza, gli elementi contestati nel nuovo provvedimento, raccolti dai carabinieri, erano già a disposizione degli inquirenti nel 2023, quando chiesero e ottennero l’arresto per Pezzella, accusato di estorsione. Cosa significa? Che avrebbero dovuto contestare l’associazione con quegli elementi o contestualmente a quella di estorsione (per la quale è stato già condannato in secondo grado) o entro i termini previsti, cosa che, invece, non è stata fatta. ‘Palummiello’ resta in carcere per la già citata vicenda estorsiva. Pezzella, inoltre, sta affrontando, inoltre, in primo grado anche un processo a Perugia in cui è accusato di traffico di droga: avrebbe preso contatti con una gang di nigeriani per importare narcotici nell’Agro aversano.

La nuova inchiesta che aveva determinato per Pezzella un’altra misura cautelare ha coinvolto anche Fusco, di Castelvolturno. Quest’ultimo, però, sarebbe stato intraneo non alla cosca Schiavone, ma a quella dei Bidognetti, per i quali avrebbe messo a disposizione il proprio ruolo di imprenditore, favorendo l’investimento di denaro sporco nel settore immobiliare. Come detto, il Riesame ha deciso di confermare per Fusco l’ordinanza cautelare in cella. Stessa decisione presa per Hasany, accusato di estorsione e concorso esterno al clan dei Casalesi: avrebbe gestito per conto dell’organizzazione mafiosa dei Bidognetti lo spaccio di droga sul Litorale. Fusco e Hasany sono assistiti dall’avvocato Ferdinando Letizia. Nei prossimi giorni si terrà il Riesame per Nicola Gargiulo, di Parete, difeso dal legale Michele Basile. Gargiulo, detto ‘Capitone’, è accusato di mafia e avrebbe rappresentato la cosca Bidognetti tra Parete e Lusciano. L’indagine che ha fatto scattare l’arresto per Fusco, Pezzella, Hasany e Gargiulo è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Aversa.

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