Cucinare su fuochi aperti o stufe inefficienti in genere comporta la combustione di materiali (come legno, carbone di legna, carbone e cherosene) che rilasciano emissioni nocive che surriscaldano il clima. Queste emissioni di inquinanti climatici di breve durata, come il black carbon e il metano, così come altri gas serra come il monossido di carbonio e l’anidride carbonica, si verificano a causa della combustione incompleta di cherosene e materie solide durante questa forma di cottura.
Con carbone nero, comunemente noto come fuliggine, ci si riferisce a minuscole particelle di carbonio che si formano durante questa combustione incompleta ed è di gran lunga l’inquinante climatico di breve durata più significativo emesso durante la cottura. Le particelle di carbonio nero assorbono la luce solare, riscaldando così l’atmosfera, e si stima che siano seconde solo alla CO2 nel loro impatto sul riscaldamento climatico. Il carbone nero rimane nell’atmosfera solo per un breve periodo di tempo, quindi ricade sulla Terra con precipitazioni che scuriscono la superficie di neve e ghiaccio e riducono il potere riflettente di queste superfici, provocando lo scioglimento del ghiaccio marino e dei ghiacciai.
A livello globale, ben il 25 per cento delle emissioni di black carbon proviene dalla cucina, dal riscaldamento e dall’illuminazione domestici. In molti Paesi asiatici e africani, la cucina domestica può rappresentare fino al 60-80 per cento delle emissioni di carbonio nero. Con quasi 2,4 miliardi di persone che lo adoperano, il combustibile da legna è invece di gran lunga il combustibile solido più comunemente usato. Le emissioni di CO2 derivanti dalla cottura con legna e carbone sono causate da combustibile da legna raccolto in modo insostenibile che porta al degrado forestale che riduce la capacità di alberi e arbusti di assorbire il carbonio emesso dall’aria. Circa il 30 per cento del combustibile legnoso raccolto a livello globale è insostenibile, con conseguenti emissioni dannose per il clima equivalenti al 2 per cento delle emissioni globali. Il degrado delle foreste causa anche perdite nel controllo dell’erosione, nella biodiversità e nella protezione dalle inondazioni. E per evitare tutto ciò, bisogna ricorrere al clean cooking, la tecnica di cucina eco-friendly che aiuta il Pianeta.
Come salvare il Pianeta:
mangiare ‘local’
Anche piccoli passi possono portare a cambiamenti significativi. Gli amanti del pomodoro sanno che non c’è niente di più gustoso di un pomodoro fresco coltivato localmente in estate, ma ha senso acquistare cibo dagli agricoltori locali tutto l’anno. “Una delle cose più ecologiche da fare dal punto di vista alimentare è mangiare locale – afferma Ann Wilkinson, presidente di Origin Farms Consulting di Kansas City – Non solo si sostengono gli agricoltori locali, ma si risparmia all’ambiente i costi di trasporto del petrolio per spostare il cibo in tutto il mondo”. L’invito, dunque, è a cercare frutta e verdura coltivate localmente nei mercati degli agricoltori, negli stand gastronomici e nelle cooperative alimentari. La finalità è triplice: mangiare cibo fresco, sostenere le piccole imprese e aiutare l’ambiente.
La spesa ‘bio’
Sappiamo cosa c’è nel nostro cibo? Addentare una pera di un normale supermercato espone al rischio di consumare più di venti sostanze chimiche potenzialmente pericolose. L’agricoltura moderna ha fatto grandi passi avanti nella produzione di raccolti sufficienti per soddisfare la domanda, ma le aziende alimentari spesso utilizzano pesticidi e prodotti chimici che possono danneggiare noi e l’ambiente. Non c’è da meravigliarsi se i consumatori cercano opzioni più salutari. Gli alimenti biologici forniscono inoltre più nutrienti, minerali e vitamine rispetto al cibo coltivato nelle grandi fattorie commerciali. Hanno anche un sapore migliore. I prodotti biologici garantiscono che gli alimenti siano prodotti senza antibiotici, ormoni, pesticidi, irradiazione o bioingegneria. Un’altra cosa: non bisogna dimenticare di portare con sé borse riutilizzabili al supermercato ed evitare le buste di plastica.
Materie e riciclo:
cosa prediligono
gli chef gourmet
I cuochi attenti ai costi hanno trovato modi creativi per utilizzare e riutilizzare il foglio di alluminio per decenni. Queste abitudini sono anche ecologiche. Avvolgere pranzi, snack e avanzi in un foglio per mantenerli freschi, quindi risciacquarli e riutilizzare nuovamente il foglio: un’altra soluzione per aiutare se stessi, gli altri e il Pianeta. E per le pellicole: foderare teglie e teglie con un foglio di alluminio per facilitare la pulizia, in modo da utilizzare meno acqua; riutilizza il foglio di alluminio per pulire e strofinare pentole e padelle invece di lana d’acciaio o tamponi di plastica. Possiamo anche usare un foglio di alluminio per affilare forbici e cesoie da giardino, piegando semplicemente un foglio da sei a otto volte e facendo diversi tagli. Sebbene le pentole ecocompatibili non ci renderanno cuochi gourmet, possono aiutare a ridurre il consumo di energia in cucina e impedire che sostanze chimiche dannose macchino il nostro cibo. Gli chef gourmet preferiscono da tempo una cucina a gas naturale per saltare le verdure e cuocere a fuoco lento le salse per la facilità e la precisione che offre. Si scopre che anche i piani cottura a gas sono una scelta ecologica. Le stufe a gas naturale sono ecologiche ed efficienti dal punto di vista energetico perché il combustibile viene utilizzato direttamente per cucinare. Per i piani cottura elettrici, l’elettricità deve essere generata da un’altra fonte di combustibile, come carbone o gas. Molti cuochi professionisti preferiscono usare il gas per la risposta immediata e il controllo che la fiamma offre. Non è necessario attendere che il bruciatore si riscaldi o si raffreddi e il consumo di energia si interrompa non appena si spegne il bruciatore. Con i sistemi di accensione senza pilota, il gas viene consumato solo quando è acceso, riducendo il consumo di energia – e i costi – di circa un terzo. Le azioni quotidiane si sommano a grandi risparmi energetici, quindi usiamo gli elettrodomestici con saggezza. Possiamo risparmiare energia scegliendo pentole di dimensioni corrette e tenendole ben coperte per trattenere il calore. Prima, però, dobbiamo assicurarci di mantenere puliti i fornelli del piano cottura in modo che cuociano in modo più efficiente. Scegliere una mela biologica al posto di un sacchetto di patatine è una scelta nutrizionale intelligente e risparmia tutta l’energia utilizzata nella lavorazione, imballaggio e consegna del sacchetto, per poi smaltire e riciclare i rifiuti lasciati. Anche se potrebbe essere più facile acquistare popcorn per microonde, limonata in bottiglia, risparmieremo denaro facendoli da noi