NAPOLI (Marcello Altamura) – Una serie chiusa e un’altra ancora in bilico: nei playoff Nba, la Eastern Conference si spacca in due. E così se da un lato i Cleveland Cavaliers sbrigano la pratica Toronto Raptors, dall’altra parte i Sixers tengono in vita la serie contro Boston, che conduce però 3-1 e ora potrà tornare al Garden per gara 5.
King James cala il poker
Bastano i numeri di LeBron James nella serie, per spiegare il dominio dei Cavs: 34 punti, 11.3 assist e 8.3 rimbalzi di media e, tanto per gradire, 29 punti 11 rimbalzi e 8 assist in 38’ in gara 4. Impossibile per Toronto, ancora spenta dopo la splendida stagione in regular season, anche solo rendere complicata la vita a Cleveland. I canadesi, infatti, restano in partita appena 12 minuti. Appena James, Love, Smith e Korver si danno da fare, i Cavs, con il 62% dal campo, mettono la partita in freezer. E quando, nella seconda parte di gara, viene espuslo DeRozan, la debacle è totale. Un gioco da ragazzi per LeBron, spalleggiato da Love, Korver e Smith (12/26 totale dall’arco), arrivare prima a +20 e infine a +30. Alla Quicken Loans Arena finisce 128-93, un risultato che vale la quarta finale consecutiva di Conference. Ora LeBron, che pregusta un’altra finale per il titolo alla sua 15esima stagione Nba, si gode un pò di riposo almeno sino a domenica, in attesa di capire chi sarà l’avversario in finale.
Beli? No, McConnell
Se Cleveland chiude i conti, Boston invece deve rimandare la questione. Philadelphia vince gara 4 103-92 portando la serie sull’1-3 in favore dei Celtics. Alla Wells Fargo Center i Sixers stoppano il primo match point della franchigia del Massachusetts grazie ai canestri di Dario Saric, 25 punti, e T.J. McConnell partito titolare e autore di 19 punti. Ma più che il nostro Marco Belinelli, in campo per 25 minuti ma che mette a referto 9 punti, 1 rimbalzo e 1 assist, è Tj McConnell a fare la differenza. E così, oltre a dare ordine alla squadra, alla sua prima partita da titolare in carriera nei playoff, si regala una performance da 19 punti con 9/12 dal campo.Boston non è in grande serata, anche se al primo intervallo è avanti 22-21. A metà gara i padroni di casa effettuano il contro-sorpasso, 47-43, per poi effettuare l’allungo decisivo nel terzo parziale, 76-65. Nell’ultima frazione di gioco gli 11 punti di margine si dimostrano incolmabili per Boston, che pure ha buone risposte da Jayson Tatum (20 punti) e Marcus Morris (17). Finisce 103-92 e la vittoria ridà morale ai Sixers, che però dovrebbero compiere un’impresa per qualificarsi alla finale di Conference: mai nella storia Nba una squadra ha vinto una serie dopo esser stata sotto 3-0.