ROMA – Papa Francesco, durante la preghiera domenicale dell’Angelus in Piazza San Pietro, ha presentato il Suo profilo in Click To Pray, l’applicazione ufficiale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che include la sezione giovanile, il Movimento Eucaristico Giovanile – GMG.
Papa Francesco lancia il suo profilo di preghiera durante l’Angelus
Click To Pray (www.clicktopray.org) invita uomini e donne di tutto il mondo ad accompagnare il Papa in una missione di compassione per il mondo. Ha un sito web e applicazioni mobili, sia in Android e iOS che social network. È presentato in sei lingue (spagnolo, inglese, italiano, francese, portoghese e tedesco).
Click to Pray, come funziona l’app
La piattaforma ha tre sezioni principali: “Prega con il Papa” con le intenzioni mensili del Santo Padre per le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa; “Prega ogni giorno” per facilitare una routine di preghiera di tre volte al giorno; “Prega in rete” che è uno spazio dove gli utenti (incluso il pontefice) possono condividere le loro preghiere e pregare gli uni per gli altri.
La preghiera in rete, il profilo personale del papa
Il profilo personale del pontefice(https://www.clicktopray.org/it/user/papafrancesco) si trova facilmente cliccando sul pulsante “Papa Francesco” nella sezione “Prega in rete”. Click To Pray è la piattaforma ufficiale di preghiera della Giornata Mondiale della Gioventù 2019, che si svolgerà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019.
Questa piattaforma include, specialmente per questo evento, una specifica sezione multimediale per la preghiera e la meditazione del Rosario per la Pace. Papa Francesco invita tutti, specialmente i giovani, a scaricare l’applicazione Click To Pray in questo modo: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2019.index.html
Il pensiero va alle vittime nel Mediterraneo e all’attentato in Colombia
Durante l’Angelus, il papa ha in primis rivolto il suo pensiero alle vittime in Colombia e nel Mediterraneo. “Oggi ho due dolori nel cuore, Colombia e il Mediterraneo. Penso alle 170 vittime naufraghi nel mediterraneo, cercavano futuro per la loro vita, vittime forse di trafficanti di esseri umani. Desidero assicurare la mia vicinanza al popolo colombiano, dopo il grave attacco terroristico di giovedì scorso alla Scuola nazionale della Polizia. Prego per le vittime e per i loro familiari, e continuo a pregare per il cammino di pace in Colombia. Preghiamo per le vittime nel Mediterraneo e preghiamo per coloro che hanno la responsabilità di quello che è successo”.
(LaPresse)