Clima: a Milano addio alla nebbia, la città è sempre più calda e meno piovosa

Il 2021 ha visto una Milano sempre più calda e meno piovosa, con temperature sopra la media durante tutte le stagioni, meno pioggia ma con fenomeni di grandine e bombe d'acqua

Il Duomo di Milano deserto (AP Photo/Antonio Calanni)

MILANO – Il 2021 ha visto una Milano sempre più calda e meno piovosa, con temperature sopra la media durante tutte le stagioni, meno pioggia ma con fenomeni di grandine e bombe d’acqua. Un quadro che potrebbe far perdere al capoluogo lombardo il fascino della sua ‘scighera’, come chiamano i milanesi la nebbia sottile, che avvolge la città dandole un’aurea di sospensione del tempo. A dirlo sono i dati raccolti e analizzati dalle otto centraline della Fondazone Osservatorio Meteorologico Milano Duomo – situata presso la sede centrale dell’Università degli Studi – dislocate in tutta la città.

Con una temperatura media di 15.4 °C il 2021 per il capoluogo lombardo è stato un anno più caldo della norma, con quasi tutti i mesi conclusi con dati in linea o superiore a quella del Clino 1991-2020, cioè il periodo di riferimento utilizzato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per descrivere le condizioni climatiche di un determinato territorio. Tra quelli più caldi spiccano febbraio, con 8.8 °C di media contro i 6.3 °C del periodo di riferimento, settembre (22.4 °C, + 2 °C rispetto al Clino) e soprattutto giugno, che con una media di 25.5 °C contro i 23.3 °C di riferimento è stato uno dei più caldi di sempre (dal 1897 a oggi), secondo solo a quelli del 2003 e del 2019.

Tra i mesi più freddi, invece, aprile e maggio hanno fatto registrare una temperatura media identica a quella del Clino 1961-1990 (rispettivamente 13.4 e 17.8 °C), mentre il valore medio di dicembre, 4.8 °C, è stato di un decimo inferiore al Clino 1991-2020, ma superiore di ben un grado a quello 1961-1990. Una prova di come il clima della città sia fortemente mutato negli ultimi decenni: un mese che oggi ci appare come freddo, infatti, trent’anni fa sarebbe stato perfettamente in norma.

La temperatura massima più alta dell’anno, 36.7 °C, è stata rilevata il 13 giugno, complice anche l’effetto del Föhn, ma in generale nel 2021 la temperatura massima ha superato i 30 °C in ben 61 giorni. La minima più elevata, 26.6 °C, è stata registrata a Ferragosto durante una delle due ondate di calore che hanno interessato Milano in estate (tra il 19 e il 21 luglio e, con valori più elevati, dal 12 al 15 agosto).

La minima assoluta sono invece i -2 °C del 19 gennaio: 11 i giorni di gelo, cioè con temperatura minima inferiore allo zero di cui 3 a gennaio, 4 a febbraio e a dicembre. Nessun giorno con massima negativa, i cosiddetti giorni di ghiaccio: il valore di massima più basso è stato di 1.8 °C il 13 febbraio.

Per quanto riguarda le precipitazioni, il 2021 ha fatto registrare un cumulato totale di 781.7 mm, decisamente inferiore alla media Clino 1991-2020 (936.3 mm). Particolarmente avaro di precipitazioni marzo, con soli 2.7 mm, mentre il mese più piovoso è stato novembre con 144.5 mm. In totale i giorni di pioggia – nei quali cioè si è registrato almeno 1 mm di precipitazione – sono stati 64, ben sotto la media Clino 1991-2020 di 79.2. Meno pioggia ma non solo. Il 2021 ha visto un andamento molto discontinuo, con periodi più secchi, e oltre 3 settimane consecutive senza una goccia d’acqua (addirittura 34 giorni tra marzo e aprile), se ne sono alternati altri con piogge più abbondanti, spesso concentrate in singoli episodi particolarmente intensi, anche a carattere temporalesco. Tra questi quello dell’8 luglio, quando la città è stata colpita dalla grandine così come il 1° agosto. Meno pioggia e anche meno neve. Tre gli episodi nevosi, tutti di scarsa entità: nevischio la sera del 12 febbraio con un accumulo inferiore al centimetro.

Anche per il 2021, inoltre, i dati confermano importanti differenze tra una zona e l’altra della città. Tra le cause c’è sicuramente il fenomeno dell’isola di calore, che determina temperature più alte nel centro rispetto alla periferia tanto che, per quanto riguarda la temperatura media annua, Milano Centro si conferma la zona più calda insieme a Sarpi, mentre la più fredda è San Siro con 14.6 °C. Il valore massimo più elevato, 37 °C, è stato registrato a Milano Sud il 13 giugno, quando tutte le stazioni, a eccezione di San Siro che si è fermata a 34.9 °C, hanno superato i 35 °C.

Milano Centro è anche l’area che ha registrato il maggior numero di notti tropicali, cioè con temperature minime superiori ai 20 °C: 78, un numero decisamente più alto della media. Di queste ben 14 si sono verificate nel mese di settembre. A Milano San Siro, invece, la minima ha superato i 20 °C ‘solo’” 55 volte.

Per quanto riguarda l’Humidex orario, l’indice biometeorologico che stima il benessere dell’uomo in presenza di condizioni atmosferiche caratterizzate da alte temperature ed elevata umidità, il valore 40°C, associato a una situazione di grande disagio e pericolo, è stato superato in tutte le stazioni durante l’ondata di calore di agosto. A Milano Centro, in particolare, nel corso dell’estate 2021 questo valore è stato raggiunto o superato per 19 ore distribuite su 3 giornate. Il valore più elevato di Humidex è stato registrato a San Siro (41.9 °C) nel tardo pomeriggio del 13 agosto. Milano San Siro è anche la stazione che ha rilevato la minima assoluta dell’anno, -3.5 °C il 19 gennaio. Insieme a Milano Sud, inoltre, è quella caratterizzata dal maggior numero di giornate di gelo (rispettivamente 20 e 22) per via della collocazione in aree più periferiche e meno urbanizzate.

(LaPresse/Lorena Cacace)

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