Camorra, arrestato imprenditore affiliato ai Casalesi: sequestrate 2 società

Secondo l’imputazione dovrà rispondere di condotta di partecipazione ad associazione mafiosa

Foto LaPresse - Claudio Furlan

NAPOLI (LaPresse) – La guardia di finanza di Napoli ha arrestato Nicola Fontana. Ed eseguito il sequestro preventivo di due società operanti nel settore dell’edilizia. Per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro. Fontana, imprenditore edile casertano, è stato indicato da diversi collaboratori di giustizia come vicino all’organizzazione camorristica del clan dei Casalesi. E, in particolare, della fazione capeggiata da Michele Zagaria.

Fontana era l’imprenditore di fiducia del clan

Le indagini hanno poi delineato a carico di Fontana una condotta di partecipazione ad associazione mafiosa. Che, secondo l’imputazione, si sarebbe realizzata dopo la sua designazione, per espressa volontà del boss, quale imprenditore di fiducia del clan. In tale veste, sarebbe stato quindi favorito per la vincita di diversi appalti pubblici. Tra cui, in particolare, quelli relativi all’ampliamento dei cimiteri di Trentola Ducenta. (In un primo momento vinto dalla società di Fontana. E poi revocato a causa di una sopravvenuta interdittiva antimafia). E, inoltre, di Casapesenna.

I benefici agli esponenti del clan

L’imprenditore avrebbe infatti riversato sistematicamente nelle casse dell’organizzazione una quota degli importi aggiudicati. Così da finanziarne l’operatività. E avrebbe anche assicurato a vari esponenti apicali del clan ulteriori benefici. Economici e non. Quali la monetizzazione di assegni di provenienza illecita. E, inoltre, il favoreggiamento della latitanza dello stesso Michele Zagaria.

Il sequestro delle due società 

Con il fallimento dell’originaria società di costruzioni di cui era proprietario e con il verosimile intento di evitare l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniale, l’imprenditore avrebbe attribuito fittiziamente ad alcuni soggetti prestanome le quote e gli utili di due società neo-costituite. Operanti sempre nel settore delle costruzioni. E nei cui confronti il gip ha disposto il sequestro preventivo. In relazione al reato di trasferimento fraudolento di beni. Pur mantenendone però di fatto la titolarità e la gestione.

 

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