MILANO – Sui banchi sono arrivate con oltre un mese di anticipo le primizie. Per effetto di un inverno anomalo segnato da temperature bollenti. Che hanno mandato in tilt le colture lungo tutta la Penisola. Con la raccolta delle fave nel Lazio avviata molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio. Ma anche l’arrivo delle fragole in Puglia e dei primi asparagi in Veneto. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici in un inverno che ha fatto registrare fino ad ora nel Vecchio Continente temperature di 3,1 gradi superiori la media di riferimento (1981 -2010). Sulla base dei dati del Copernicus Climate Change Service relativi ai mesi di dicembre e gennaio.
(LaPresse)