ROMA – “Lo squilibrio intergenerazionale che stiamo vivendo non è semplicemente frutto di una diversità di vedute sulla questione ecologica tra anziani e giovani ma è il frutto di una modalità con la quale la società si è organizzata e prende le decisioni”. A dirlo il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini all’evento ‘Giovani e anziani nell’Italia del 2050’ all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile dell’Asvis. Secondo Giovannini, questo è “un tema reso ancora più urgente dalla velocità con la quale i fenomeni cambiano”.
“Le generazioni più giovani – osserva Giovannini – hanno bisogno di esprimersi anche su altri aspetti. In particolare, nel nostro Paese, sui temi della diseguaglianza territoriale, della disuguaglianza di status della famiglia di origine, della trasmissione intergenerazionale della ricchezza”.
“In altri Paesi – rileva il ministro – le discussioni sono meno ideologiche e più coerenti con la necessità di riequilibrare le differenze tra generazioni”. E per esempio è “importante non disperdere lo sforzo fatto con il Pnrr. Il suggerimento è di recuperare molte delle riflessioni non realizzate nel Pnrr e rilanciarle su altre tematiche su cui la nostra società sta discutendo e deve discutere. Questo vale anche per l’Europa che deve discutere del suo futuro”.
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