SANT’ANTIMO – E’ stato convalidato l’arresto di Raffaele Caiazzo (nel riquadro), accusato di aver ammazzato genero e nuora all’alba di giovedì. L’accusa formulata dal gip è duplice omicidio volontario con le aggravanti che riguardano i futili motivi, il legame di parentela con le vittime e la presenza di minori su uno dei luoghi degli agguati. Il 44enne, difeso dall’avvocato Luigi Ciocio, resterà all’interno del carcere di Poggioreale. Intanto lunedì verrà affidato l’incarico per effettuare l’autopsia sulla salma di Luigi Cammisa e sul corpo di Maria Brigida Pesacane, i due cognati ammazzati all’alba di giovedì. Per l’omicidio del 29enne e della 24enne è stato fermato Raffaele Caiazzo. Il suocero delle vittime, che ha confessato soltanto l’omicidio del marito della figlia, ha agito perché sospettava che le due vittime intrattenessero una relazione extraconiugale. Luigi Cammisa, operaio edile, è stato freddato in piazzetta Sant’Antonio alle 6.30. Raggiunto dal presunto assassino mentre si recava sul posto di lavoro. Pare che abbia tentato di ripararsi dietro a uno zaino. Ovviamente non è stato sufficiente per evitare i colpi. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, non confermata dall’indagato, perché non ricorda di aver tolto la vita anche alla 24enne, il presunto assassino si è portato all’interno dell’appartamento che condividevano il figlio Alfonso e la nuora. I due agguati sono avvenuti in posti differenti a distanza di pochi minuti. Pare che Raffaele Caiazzo si sia introdotto all’interno dell’abitazione di via Caruso, approfittando dell’assenza dei figlio, già diretto sul posto di lavoro, abbia raggiunto Maria Brigida Pesacane e l’abbia ammazzata a colpi di pistola mentre era in bagno. La donna è stata uccisa mentre i figli piccoli erano in casa.
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