MILANO – Senza fiori e piante sono a rischio 200mila posti di lavoro in uno dei settori più belli e amati del Made in Italy dove sono impegnate 27mila imprese che ora si trovano in gravissime difficoltà con il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali ma anche per il blocco della mobilità e la chiusura dei negozi. È la Coldiretti a lanciare l’allarme sulle difficoltà provocate dall’emergenza coronavirus al settore florovivaistico dove l’Italia ha svolto fino ad ora un ruolo di leader nel mondo con il record per le esportazioni florovivaistiche che nel 2019 hanno raggiunto ben 904 milioni di euro di piante, fiori e fronde, dirette soprattutto in Francia (188 milioni di euro), Germania (159 milioni di euro) e l’Olanda (153 milioni di euro).
Niente fiori per gli innamorati, per la mamma, per i propri cari nei cimiteri che in molti casi restano chiusi come – sottolinea la Coldiretti – i mercati settimanali, i fioristi e i centri giardinaggio. E in difficoltà – precisa la Coldiretti – sono anche le esportazioni con i blocchi al confine ed in dogana di tanti paesi, Ue ed extra-Ue, i ritardi e i problemi del trasporto su gomma.
(LaPresse)